Purtroppo non avremo la rivincita della sfida tra Alcaraz e Sinner ai quarti di finale che portò l’anno scorso l’altoatesino ad un passo dalla semifinale. Il sogno di Jannik Sinner (6) di tornare tra i migliori otto a Flushing Meadows si è arenato dopo circa 4 ore e 40 minuti contro lo scoglio rappresentato da Alexander Zverev (12) che ha dimostrato solidità nel quinto set dopo che Jannik sembrava poter far sua la partita fatta di scambi lunghi e nella quale ha dato come al solito tutto quello che aveva nel serbatoio. Purtroppo non è bastato.
Ha servito male soprattutto nei primi tre set, ha avuto problemi di crampi in una serata molto umida e non è riuscito a spingere troppo sulla diagonale di rovescio sulla quale Zverev si è dimostrato molto forte, da sempre il colpo che esegue meglio e con il quale costruisce i suoi punti migliori.
Il ritmo è subito alto, gli scambi intensi. Nel quinto gioco sono troppi due doppi falli per tenere il servizio ma la reazione dell’altoatesino è rabbiosa e immediata. Sul 4-4 non riesce a chiudere nonostante l’opportunità. Il tedesco con un paio di accelerazioni di rovescio sale sul 5-4 e grazie al servizio – due ace – non lascia opportunità di rimonta all’azzurro. 6-4 Zverev.
Jannik nella seconda frazione sale di rendimento nella spinta da fondo. Strappa il servizio, corre sul 2-0 ma il tedesco controbrekka al quinto gioco. Jannik ci riprova e questa volta è quella buona. Controbrekka e va sul 4-2 in seguito a qualche errore di troppo di Sascha che ha il primo vero momento di cedimento e grazie soprattutto a ottimi punti di diritto impattati bene e vinti con grinta l’azzurro chiude la frazione con il terzo ace. 6-3 Sinner.
Nel terzo si vivono nuove emozioni e la partita, come in una alternanza di gioco e di umori, cambia di nuovo. Sascha serve benissimo e Jannik accusa. Ha vistosi problemi di crampi, si salva nel quarto game ma non nel sesto. Zverev va sul 4-2, consolida il vantaggio e chiude il set strappando di nuovo il servizio. Per Jannik è finora il momento più brutto del match. 6-2 Zverev.
Nuovo set, nuovo film. E’ il tedesco ad avere maggiori problemi, sembra affaticato. Gli scambi sono meno lunghi rispetto all’inizio, il vincente viene cercato prima e questo porta a diversi errori. L’altoatesino intanto rispetto al terzo set sembra che si sia ripreso. Serve meglio e il suo gioco mi sembra più fluido. Sinner recupera da 15-30 e sul 4-4 allunga. Sascha tira lungo un diritto e Jannik si porta 15-40. Doppio fallo di Zverev e l’azzurro va a servire per il quinto set. 5-4. Lo gioca bene, senza rischiare. L’esito del match si decide al set decisivo. 6-4 Sinner.
Jannik parte male. Subisce il break nel primo turno di servizio. il terzo game è giocato al coltello, se Sinner lo perdesse potrebbe anche decidere l’esito del match. Jannik sale 0-30 ma si fa recuperare. Palla break dell’azzurro dopo uno scambio di diritti ma non basta perché Sascha si procura e quindi aggiudica la palla del 3-0.
Ora il match è veramente in salita. Sinner muove il suo punteggio ma il tedesco che ha pochissime risorse capisce che è il momento di accorciare ulteriormente gli scambi e di andare a rete per prendersi i punti. 4-1 Zverev. Il tedesco non rischia più nulla perché serve molto bene e per Jannik non ci sono più concrete possibilità di recupero. 6-3 Zverev.
Il turno era difficile, si sapeva. Zverev non è ancora il giocatore che ha fatto la semifinale con Nadal l’anno scorso, il giorno che si fece male alla caviglia, ma sta tornando un combattente, un player difficile da battere. Jannik ha commesso troppi errori, ha iniziato servendo male e ha avuto problemi di crampi. Il progetto Sinner non è ancora completato. Deve migliorare fisicamente oltre che aggiustare alcune situazioni tecniche e tattiche. Sconfitta che fa male ma deve ripartire da qui. Alternative non se ne vedono.
Zverev incontrerà nei quarti di finale, da sfavorito, Alcaraz.
Zverev-Sinner 6-4 3-6 6-2 4-6 6-3