Il successo di Matteo Arnaldi al secondo turno degli US Open contro Arthur Fils è sicuramente uno dei più belli di questa stagione tennistica che, a parte l’ascesa di Sinner, non ci può soddisfare a fondo. L’ultima tegola, questa particolarmente dolorosa, è arrivata ieri con la distorsione alla caviglia destra di Berrettini costretto ancora una volta a fermarsi, non sappiamo ancora per quanto.
Il ventiduenne sanremese è l’unico vero nome nuovo del tennis azzurro. Partito all’inizio del 2023 ben oltre la centesima posizione mondiale il primo passo vero a livello Atp l’ha fatto quando a Dubai, proveniente dalle qualificazioni, ha giocato un ottimo primo turno contro Medvedev. Ha alternato tornei Challenger che lo hanno spinto, settimana dopo settimana nella top 100, a tornei Atp, ha giocato a Barcellona, Madrid, al Foro Italico, al Roland Garros, Wimbledon, ma anche Toronto e Cincinnati.
Ha lavorato duro negli allenamenti prestando attenzione all’aspetto atletico, mentale e tecnico e di pari passo sono arrivati i risultati: ha vinto i Challenger di Tenerife 2, Murcia e Heilbronn, è arrivato al secondo turno a Barcellona, al terzo a Madrid dove ha sconfitto Ruud, è arrivato in semifinale ad Umago.
Il suo avversario Fils, di tre anni più giovane, nato in un piccolo comune vicino a Parigi è il tennista più promettente di un gruppo di ventenni al quale appartengono anche van Assche, Mayot, Cazaux, affidato alle esperti mani di Ljubicic, che dovrebbe sostituire quello che sta lasciando o ha già abbandonato il palcoscenico tennistico. Penso a Tsonga, Simon, Monfils, Gasquet e ad altri che hanno lasciato meno tracce del loro passaggio ma che hanno rappresentato comunque un’ottima generazione – nata negli anni ’80 – di talentuosi tennisti. La stagione di Arthur è in continua ascesa e a maggio è arrivato il botto con la vittoria a Lione.
Abbiamo visto che si sono contrapposte potenza a resilienza in un match che è durato quattro ore e che si è concluso al quinto set con la vittoria, come detto, dell’azzurro. Si erano incontrati al torneo di qualificazione di Madrid, aveva vinto il sanremese al terzo set dopo aver perso il primo.
Anche in questo match molto più importante Matteo, più lento a carburare, ha perso il primo set nonostante il 2 a 0 iniziale. Il francese ha controbrekkato al quarto e al sesto gioco dimostrandosi potente da fondo e sicuro al servizio. 6-3 Fils.
La partita per Arnaldi poteva diventare un’aspra salita se nel settimo game non fosse riuscito ad annullare tre palle break che potevano far saltare i piani del sanremese che ha resistito e nel dodicesimo gioco ha trovato il punto che lo ha riportato in parità. 7-5 Arnaldi.
E’ vero che si sono visti alcuni errori, forse anche banali, dettati dalla foga di Arthur e da tentativi di variazione di gioco di Matteo che non sono andati a buon fine ma il match è stato entusiasmante per pathos, impegno e anche per le qualità tecniche che i due hanno messo in mostra.
Nel terzo set l’unica palla break, che era anche set point, l’ha avuta l’azzurro che non è riuscito a concretizzare. Il tie-break è stato giocato punto a punto e il sanremese è stato bravo a portarselo a casa. E’ stato a mio parere il momento in cui si è deciso il match perché per due giocatori non abituati alle lunghe distanze avere un set di vantaggio si è dimostrato un bottino importante. 7-65 Arnaldi.
Peccato perché nella quarta frazione la sensazione iniziale da parte del francese di sentirsi smarrito è stata netta. Arnaldi non ha sfruttato due importantissime palle break iniziali e il transalpino ha ritrovato coraggio, servizio, discese a rete con Matteo che ribatteva colpo su colpo. Fatale gli è stato il dodicesimo game con un doppio fallo finale che ha portato l’esito della contesa al set decisivo. Verdetto più equo non poteva non esserci, meritato da entrambi che non si sono mai risparmiati. 7-5 Fils.
Devo essere sincero. Avevo paura che il quinto set potesse prendere una brutta piega per Matteo che invece, approfittando anche di alcuni errori dell’avversario, ha strappato immediatamente il servizio, ha avuto la palla per il 3-0 ma è stato capace di salire fino al 4-1 con due break di vantaggio. Fils ha dato un primo colpo immediato controbrekkando ma il vantaggio dell’azzurro si è dimostrato un buon bottino anche perché il sanremese non ha più ceduto nulla mostrando una volontà e una capacità di vincere che lo fanno un giocatore già oggi molto valido e un protagonista certo di domani. 6-4 Arnaldi.
Arnaldi incontrerà al terzo turno Norrie (16). Non ha niente da perdere, vedo una partita aperta.
Arnaldi-Fils 3-6 7-5 7-65 5-7 6-4