Karen Khachanov (27) accede alla sua prima sfida di semifinale Slam contro Ruud dopo aver battuto in cinque set e quasi quattro ore di match Nick Kyrgios (23), grande favorito della vigilia. Karen a vent’anni era considerato la grande promessa del tennis russo insieme a Rublev, che oggi giocherà contro Tiafoe, e più di Medvedev, visto inizialmente come il brutto anatroccolo dei tre gemelli russi.
Dopo la vittoria al Masters 1000 di Parigi Bercy nel 2018 contro Djokovic sembrava si fossero aperte per lui le porte dei palcoscenici più importanti del tennis mondiale. Non è stato così perché da allora Karen non ha più vinto un titolo Atp limitandosi alla finale di Adelaide di quest’anno persa contro Monfils. L’unico risultato di rilievo è stata la finale ottenuta ai Giochi Olimpici di Tokyo dove, dopo aver sconfitto in semifinale Djokovic, ha perso in modo netto da Zverev.
Questa notte è tornato vincendo un match dove ai picchi di tennis molto alti dell’australiano lui ha saputo opporre solidità fisica e mentale che non sempre ha dimostrato nel corso della carriera.
Il primo set è stato dominato da turni di battuta molto rapidi e solo al dodicesimo game quando eravamo già pronti ad assistere al tie-break il player di Canberra ha sbagliato un diritto e commesso un doppio fallo che portavano Karen al primo break point che era anche un set point, bravo a sfruttare con un pallonetto.
Nel secondo set il rendimento di Kyrgios si alzava a sufficienza per riuscire a brekkare al terzo game. I giochi successivi non erano particolarmente spettacolari perché concentrati maggiormente sul servizio e pochi scambi ma bastavano all’australiano per conservare il servizio fino al 6-4 finale che otteneva con un rovescio vincente.
Dopo un pericolo iniziale sventato da Karen, ancora gli ace e degli scambi molto veloci tornavano a essere il leitmotiv del terzo che correva velocemente fino al nono game quando Kyrgios si procurava due palle per andare a servire per il set che non riusciva a chiudere. Nei giochi successivi era il moscovita ad avere le palle per vincere la frazione al dodicesimo quando Nick ha vissuto un vero passaggio a vuoto che gli è costato il set.
La quarta frazione è stata sicuramente emozionante. Al break di Kyrgios nel quinto gioco, Khachanov ha reagito immediatamente nel successivo. Al nono l’australiano ha avuto un’occasione per andare a servire per il set ma non l’ha sfruttata e quindi si arrivava al giusto epilogo del tie-break nel quale il player di Canberra faceva vedere al pubblico in visibilio, che ha sempre fatto il tifo per lui, di quale pasta è fatto il suo tennis. E’ volato sul 3-0, quindi sul 6-1 per chiudere 7-3. Un paio di rovesci lungolinea hanno lasciato il segno e portato Nick al set decisivo.
Nella quinta frazione l’australiano ha avuto il piccolo vantaggio di andare a servire per primo ma non lo ha saputo sfruttare. Si è fatto brekkare immediatamente e da quel momento ha iniziato una rincorsa che non è riuscito a concludere. Ha sprecato una palla break con una smorzata di rovescio al quarto game ma è il moscovita che non ha più avuto alcuna intenzione di lasciarsi sfuggire il match giocando anche scambi lunghi nei quali si è dimostrato più a suo agio e con maggior carburante in corpo. Ha avuto due opportunità sul 4-2 che avrebbero fatto terminare anticipatamente la partita ma sul 5-4 Karen ha chiuso al primo match point con una prima vincente.
Per Kyrgios, che tornerà in Australia, si chiude un periodo d’oro che lo ha visto vincere Washington e soprattutto arrivare in finale a Wimbledon, mentre Khachanov giocherà, come detto, la prima semifinale Slam contro Ruud dopo aver raggiunto i quarti a Parigi nel 2019 e a Wimbledon nel 2021.
Khachanov-Kyrgios 7-5 4-6 7-5 63-7 6-4