Si sono già delineati i quarti di finale della parte bassa del tabellone. A parte lo scontatissimo Medvedev che ha lasciato una manciata di game per avversario non possiamo certo dire che non siano mancate le sorprese.
La più importante riguarda l’olandese Botic van de Zandschulp impronosticabile da chiunque. Ha giocato finora in due settimane 7 partite e non sono state passeggiate fin dalle qualificazioni dove ha sempre dovuto recuperare un set.
Ieri nel match contro Schwartzman ha dimostrato che non sarà una meteora del tennis. Oltre a indubbie capacità tecniche e una grande facilità di gioco ha doti mentali non comuni. Contro l’argentino, una brutta gatta da pelare per quasi tutti, ha saputo giocare un quinto set fantastico.
Non era facile per chiunque, tantomeno per un player che si affacciava solo ieri alla vera ribalta internazionale. Diego ha salvato un match point, recuperato due set ma nell’ultimo ha dovuto cedere davanti ai colpi, in particolare di diritto, dell’olandese.
Le possibilità di ripetersi in termini di vittoria contro Medvedev sono praticamente inesistenti, quelle di giocare una partita dignitosa e soprattutto fare più game dei giocatori che Daniil ha incontrato finora è un obiettivo plausibile. Sicuramente alla sua portata.
Auger-Aliassime–Alcaraz è il primo quarto di finale Slam tra nati nel nuovo millennio. Mi sembra una notizia bellissima per il tennis a dimostrazione che il cambio generazionale sta avvenendo e riguarda non solo i giocatori che hanno oggi intorno ai 23–25 anni ma anche i giovanissimi che a passi veloci si stanno avvicinando alle vette della classifica. Ovviamente tra il canadese e lo spagnolo ci sono delle differenze.
Se Aliassime è atteso da tempo a risultati miracolosi – sono almeno tre anni che si parla di lui come di un vincitore seriale di Slam – per Alcaraz questi quarti di finale sono indubbiamente una sorpresa. Anche per lui si raccontano da tempo mirabilie ma non si pensava che nel giro di pochi mesi riuscisse a mettersi in luce a questi livelli, tuttavia la vittoria contro Tsitsipas è da considerarsi inaspettata. E’ seguito benissimo da Ferrero, ex n°1 del ranking mondiale Atp, che crede ciecamente in lui.
Ieri contro il qualificato tedesco Gojowczyk chi si aspettava una vittoria facile dello spagnolo aveva fatto male i conti. Era sicuramente il favorito ma a 18 anni non è facile gestire fuori e dentro al campo una situazione nella quale tutti lo aspettavano al varco. Lui ha risposto. Ha sofferto, sbagliato e si è ripreso da una partita abbastanza complessa che lo vedeva sotto di due set a uno.
L’avversario ha dimostrato di non essere lì per caso e lo ha messo in difficoltà finché la condizione fisica ha retto. Nell’ultima ora di gioco non aveva più niente da spendere e si è visto chiaramente. Ha finito la partita quasi da fermo.
Tiafoe–Auger è stato un match di lotta dove alla fine ha vinto chi maggiormente ha meritato. Entrambi sono in una fase di crescita tecnico–tattica e di maggiore convinzione dei propri mezzi. Il terzo set è stato il momento decisivo del match. Ognuno aveva vinto un set e il successo nel terzo poteva spostare in modo quasi definitivo gli equilibri della partita. Entrambi hanno avuto set point.
Il canadese l’ha sfruttato e da quel momento le energie dello statunitense che fa del gioco potente la sua arma principale, e forse anche la convinzione sono incominciate a scemare. Secondo quarto di finale Slam consecutivo per Felix. Per un ventunenne che qualcuno ha già sommariamente definito un perdente di lusso è un ottimo risultato.
Alcaraz-Gojowczyk 5-7 6-1 5-7 6-2 6-0
Auger-Aliassime-Tiafoe 4-6 6-2 7-66 6-4