La nostra grande promessa Nardi, nato a Pesaro il 6 agosto del 2003 e attualmente in 152a posizione mondiale ha deciso di affrontare la strada più ardua per scalare la classifica. Quest’anno dopo aver ottenuto tre vittorie nei tornei Challenger ha deciso di provare le qualificazioni dei tornei Atp che portano quasi sicuramente meno punti rispetto a quelli del circuito minore ma lo mettono di fronte ad avversari più impegnativi. Credo che nel giro di un anno questa strada incomincerà a dare risultati importanti.
La sua non è presunzione o voglia di anticipare i tempi ma consapevolezza di essere un player già in grado di sostenere ritmi adeguati, anche se non potranno non arrivare diverse delusioni. Quest’estate ha superato le qualificazioni di Amburgo, non è andata bene a Metz e a Tel Aviv ma nel torneo Atp 500 di questa settimana sta ottenendo ottimi risultati. Dopo aver battuto il coetaneo serbo Medjedovic in due set facili facili ha sconfitto per entrare nel tabellone principale Goffin in un match lottatissimo nel quale è stato ad un passo dalla sconfitta.
Nel primo turno del tabellone principale Luca Nardi incontra il russo qualificato Alexander Shevchenko, che ha una classifica molto vicina alla sua ma ha quasi tre anni di più.
Per il pesarese l’inizio del match non è per nulla semplice perché il russo si dimostra subito aggressivo in risposta. Deve annullare tre palle break nel primo game e altrettante nel terzo, quando si trova 0-40, con cinque punti consecutivi giocati con precisione.
Nei game successivi il suo gioco si fa più sicuro e diminuisce il numero degli errori gratuiti. Il quinto e il settimo game sono vinti a 0 e il nono a 15. Anche se non ha alcuna palla break si vede che è in grado di variare maggiormente gli scambi e di chiudere con molta facilità senza mai dare l’impressione di forzare.
Arrivano così al tie-break che è equo per quello che si è visto in campo, in particolare nella seconda parte della frazione. Girano sul 3-3. Con un servizio che sorprende l’avversario Luca si porta sul 5-3. Risposta di rovescio incrociata che porta il pesarese a due set point. E’ sufficiente il primo nel quale raggiunge una palla corta e tocca nello stretto rendendo impossibile qualsiasi giocata per il russo. 7-64 Nardi.
Luca ha giocato molto bene la seconda parte del set compreso il jeu decisif nel quale ha dimostrato di avere una marcia in più dell’avversario in termini di fantasia, tocco e variazioni. Ottima predisposizione del pesarese visto che aveva vinto anche due tie-break, annullando palle match, contro un giocatore così esperto come Goffin.
Nella seconda frazione nei primi due turni di servizio del russo, Luca strappa due volte il servizio, mentre è costretto a cedere nel secondo game. E’ questo il momento nel quale la differenza di qualità tra i due protagonisti incomincia a notarsi. Nardi alza il livello del gioco e Alexander è costretto a rincorrere in termini di punteggio ma anche sul campo perché molto spesso viene investito dai colpi velocissimi e di gran talento dell’azzurro.
Dal 2-1 al 4-2 Nardi, il pesarese tiene i suoi due turni di servizio con molta disinvoltura e senza concedere quasi nulla. Un’ulteriore svolta arriva nel settimo gioco quando Nardi strappa a 0 il servizio giocando aggressivo, sempre in spinta e chiudendo con una risposta lungolinea di rovescio. L’ottavo gioco, dopo aver perso il primo 15, è chiuso con sicurezza e molta maestria senza fare alcuna ulteriore concessione. 6-2 Nardi.
Al secondo turno Nardi incontrerà Tsitsipas (3), un match che in termini di risultato lo vede sfavorito ma utilissimo per rendersi conto della distanza dai più bravi, per capire cosa deve migliorare e fare un’esperienza che diventerà importantissima per il proseguo della sua carriera che dovrebbe essere di grande livello.
Nardi-Shevchenko 7-64 6-2