Lorenzo Sonego ha battuto il tedesco Oscar Otte, al quale ha ceduto il primo set per la cattiva abitudine sempre più consolidata di incominciare male i match, in particolare quando gioca di mattina. Con questo risultato entra nei sedicesimi di finale.
Se Djokovic avesse fatto il suo dovere avremmo rivisto la sfida della semifinale degli Internazionali d’Italia dello scorso anno che forse è stata la più bella partita giocata in carriera da Lorenzo. Il piemontese si dovrà accontentare di un altro serbo, Miomir Kecmanovic, dal curriculum credo meno prestigioso anche se alcuni anni fa qualche genio aveva avuto il coraggio di metterli a confronto per caratteristiche tecniche.
Lorenzo è partito teso e, complice un vento molto forte che lo faceva battere male e rispondere peggio, ha perso in modo netto il primo set. Il piemontese è entrato comunque poco centrato, il diritto era fuori misura e non riusciva a leggere il servizio di Otte che quasi non stacca la palla dalla mano quando serve. I lob di Oscar, altissimi, permettevano al tedesco di recuperare la posizione di gioco e con il vento che tirava per l’allievo di Arbino diventavano sempre parabole difficili da interpretare.
Da non trascurare la dimensione psicologica. A Flushing Meadows la scorsa estate Lorenzo aveva perso un match che avrebbe dovuto vincere con relativa tranquillità. Il tedesco recuperò in ogni set e Oscar si trasformò per Sonego in un folletto capace di farlo giocare male fino a trascinarlo in una inaspettata sconfitta.
Qualche brutto presagio si stava materializzando anche questa volta, ma Lorenzo è stato capace di reagire e dall’inizio del secondo set la partita è girata in modo netto a suo favore. Dopo aver vinto il primo per 6-2, il tedesco ha racimolato altrettanti sei game, ma distribuiti in tre set.
Il cambio di marcia c’è stato ed è stato evidente. E’ salita la percentuale delle prime, Lorenzo ha fatto la partita, nel senso che era sempre lui a dettarne i tempi e in particolare con il diritto a sventaglio ha ottenuto tantissimi punti. Con il passare dei game il servizio di Otte si è fatto meno pericoloso sia perché Lorenzo riusciva ad intercettarlo sempre meglio, sia perché il tedesco perdeva sicurezza.
Il vento, che è sembrato innervosire molto Lorenzo, dopo la prima ora di gioco per fortuna è sceso in modo netto e questo gli ha permesso di servire con maggiore tranquillità – Sonego alza la palla molto in alto – e di giocare con più sicurezza.
Dall’inizio del secondo set è cambiata anche la strategia. Meno colpi interlocutori, un maggior numero di uno-due, e comunque la ricerca continua di provare a fare il punto prendendo il giusto rischio contro un giocatore che soffriva sempre di più gli spostamenti e non riusciva a far male con il diritto.
Il primo set si chiudeva con due break, al sesto e all’ottavo gioco, da parte di Otte. Negli altri Sonego perdeva il servizio solo al quarto game della seconda frazione quando era in vantaggio già di due break e sostanzialmente finiva per dominare un match che lo ha visto in difficoltà solo nella prima ora di gioco.
Lorenzo mi è sembrato in ottima condizione. Con Kecmanovic che non viene da una stagione brillante e che ha perso diverse posizioni in classifica credo si possa considerare favorito. Ovviamente per esserlo veramente deve entrare in campo concentratissimo fin dai primi scambi.
Miomir, a differenza di Otte, gli evoca sicuramente bellissimi ricordi perché nel 2019, battendolo in finale, vinse sull’erba spelacchiata di Antalya il primo Atp della sua ancor giovane carriera. Non fu certamente un match facile.
Speriamo che il suo cammino continui, vorrebbe dire entrare nella seconda settimana dello Slam, che è l’obiettivo minimo che un giocatore ambizioso si deve porre.
Sonego-Otte 2-6 6-2 6-3 6-1