Hanno iniziato in contemporanea Federico Gaio e Roberto Marcora. Primo incontro del pomeriggio per entrambi, sul court n°4 per il faentino contro l’austriaco Rodionov (19), su quello n°8 per il player di Busto Arsizio con lo spagnolo Zapata Miralles (5).
Entrambi incontravano giocatori più quotati e non avevano certo il pronostico a favore. Gli andamenti dei match sono stati tuttavia molto diversi.
L’incontro di Federico non lascia rimpianti. L’austriaco ha giocato meglio. Non ha mai corso reali condizioni di pericolo. Non gli è servito strafare, fare giocate eccelse – qualche buon servizio, alcune discese a rete, discrete variazioni di ritmo – per portare a casa il match in due set abbastanza rapidi.
Gaio ha giocato il suo tennis fatto di colpi a chiudere potenti quando lasciava andare il braccio ma anche di tanti, troppi errori che da molti anni non gli permettono di fare quel salto di qualità che gli dovrebbe almeno consentire di giocare i tornei degli Slam senza passare dalle qualificazioni.
Per Roberto il discorso è diverso perché ha disputato contro Zapata Miralles (5) un match che avrebbe meritato di vincere perché ha giocato meglio. Ha manovrato bene con rovesci stilisticamente molto belli e ha osato di più a partire dal secondo set che ha meritato di vincere dopo aver giocato piuttosto male il primo.
Nel terzo l’italiano ha servito molto bene concedendo pochissimi punti ma ha rischiato grosso al 12° game quando lo spagnolo ha avuto, nell’unico break point, una palla match.
Salvatosi con coraggio dal pericoloso momento, al tie-break giocato punto a punto, ha avuto anche una palla per chiudere l’incontro. Ha perso al tie-break per 9 punti a 7. Un vero peccato perché stava portando dalla sua parte un match nel quale era sfavorito e che aveva iniziato piuttosto male. Posso solo dire che mi dispiace per lui.
Purtroppo è uscito anche Paolo Lorenzi contro il francese Janvier. Le ha provate tutte nel secondo set per rimediare ad un incontro partito piuttosto male. E’ sceso a rete, ha variato la velocità del servizio e delle rotazioni di diritto, ha giocato diversi lift di rovescio, ha provato a chiamare a rete, quando poteva, il suo avversario. Non è bastato.
Lorenzo ha chiuso con oggi la sua esperienza tennistica ad alto livello. Con la fine dell’anno dovrebbe andare in pensione. Il suo spirito e le sue capacità rimarranno in eredità a tutti i tennisti che hanno giocato con lui e che verranno nei prossimi anni.
Rodionov-Gaio 6-4 6-4
Zapata Miralles- Marcora 7-5 3-6 7-67
Janvier-Lorenzi 6-4 6-3
La giornata nera dei giocatori italiani non poteva finire peggio. Anche per Gian Marco Moroni è arrivata la sconfitta. Il romano non è riuscito a contrastare il gioco mancino dello sloveno Rola dotato di un gran servizio e di un diritto molto potente dalle traiettorie particolarmente insidiose.
Lo sloveno, quasi sempre intoccabile alla battuta, impediva a Gian Marco di entrare nello scambio e spesso riusciva a chiudere con delle traiettorie difficili da controllare.
Rola-Moroni 6-4 6-2
Lunedì già sapevamo che era complicato piazzare un qualificato nel main draw perché i giocatori che partecipavano al tabellone delle riserve sono posizionati tra la 150a e la 250a posizione nel ranking mondiale. Travaglia, Mager, Caruso ad esempio due/tre anni fa dovevano fare le qualificazioni. Dobbiamo aspettare che i giovanissimi nati nel nuovo millennio – Cobolli, Zeppieri, Nardi – abbiano la classifica per parteciparvi.
Comunque consoliamoci. Abbiamo dieci giocatori nel main draw. E’ questa la nostra vittoria. Purtroppo sono posizionati tutti nella parte alta e il rischio che si possano eliminare a vicenda, anche se non ci sono incontri di primo turno, è concreta. Domani analizzerò meglio l’intrigante tabellone che è stato sorteggiato questa sera.