Le semifinali di stasera vedranno di fronte Daniil Medvedev (1)–Stefanos Tsitsipas (4) e Cameron Norrie (9)–Borna Coric. A prima vista potremmo parlare di un match nobile, tra due delle migliori espressioni del tennis, e di una partita inattesa tra player che non rappresentano il gotha del tennis mondiale. Se è vero che la prima semifinale non potrà che essere spettacolare e probabilmente anche con molti colpi di scena, non posso negare che anche la seconda sarà intensa e per nulla scontata in termini di risultato finale.
Il protagonista non previsto di questa settimana è sicuramente il croato che ha ripreso a giocare da pochi mesi e finora aveva inanellato a livello Atp quasi tutte sconfitte. L’ultima è arrivata contro il connazionale Cilic la scorsa settimana al primo turno a Montreal. Tempo qualche giorno ha ritrovato gli automatismi di un tempo ai quali ha saputo aggiungere maggiore aggressività da fondo e un servizio straripante.
Contro Auger Aliassime (7), che si era salvato anche con un po’ di fortuna con Sinner negli ottavi, è stato proprio questo colpo a fare la differenza per Borna Coric. Con la battuta si è aiutato nei pochi momenti di difficoltà ma soprattutto si è costruito la vittoria. Auger è apparso molto discontinuo e ha commesso troppi errori per impensierire il croato. I break, i momenti di rottura, sono arrivati al terzo game del primo set e al settimo del secondo.
Il croato è meritatamente in semifinale non solo perché ha sconfitto Nadal ma perché ha convinto in tutte le partite giocate. E’ ritornato il protagonista che nel 2018 era già stato capace di arrivare in finale al Masters 1000 di Shanghai.
Coric-Auger Aliassime 6-4 6-4
Chi pensava che il match tra Carlos Alcaraz (3) e Cameron Norrie (9) avesse un vincitore quasi certo non aveva fatto i conti con la grande abilità tennistica di Norrie che comunque era stato sconfitto dallo spagnolo nei tre precedenti.
Il match sembrava indirizzato abbastanza velocemente a favore del britannico che ha studiato sociologia negli States. Dopo aver salvato alcune palle break nei game iniziali non ha concesso più nulla – è stato lo spagnolo casomai a rischiare – e ha vinto meritatamente il tie-break giocando alcuni punti veramente spettacolari.
Norrie ha brekkato nel quarto game del secondo e quando ha confermato pensavo che il match fosse ormai arrivato vicino ai titoli di coda. Mi ero sbagliato perché da quel momento Carlos ha cambiato ritmo e ha incominciato a giocare con molta rabbia, deciso a tornare in partita.
Lo spagnolo ha controbrekkato al settimo game e con un tie-break di alto livello e un punto da cineteca tennistica, non solo ha riportato il match in parità ma nel proseguo ha avuto anche la forza di volare fino al 3-1. In quel momento la partita ha cambiato di nuovo volto. Cameron ha controbrekkato immediatamente e ha stoccato in modo definitivo al nono game per chiudere al decimo con un ace.
Norrie-Alcaraz 7-64 64-7 6-4
Daniil Medvedev (1) è forte mentalmente. Lo ha dimostrato contro Taylor Fritz (11) che nel primo set ha scambiato in pressione e ha cercato variazioni. Medvedev ha giocato in attesa, ha annullato tre set point – uno al decimo, due al dodicesimo – anche perché il californiano non ha avuto il coraggio necessario nei momenti decisivi. Daniil forse non è un giocatore in grado di esaltare le folle ma anche se concede poco allo spettacolo è quasi sempre in grado di approfittare delle debolezze o dei momenti di crisi dell’avversario.
Fritz nel secondo set ha pesantemente risentito delle occasioni che non ha saputo sfruttare nel primo. E’ diventato meno performante e il suo atteggiamento si è fatto un po’ remissivo. Nel secondo game non è riuscito a cancellare la terza palla break di Daniil che è scappato via grazie anche al servizio che è migliorato progressivamente. E’ con questo colpo che ha tenuto lontano Fritz e chiuso il match.
Medvedev-Fritz 7-61 6-3
Stefanos Tsitsipas (4) ha raggiunto per la terza volta la semifinale al torneo di Cincinnati. Per farlo ha dovuto combattere con tutte le sue forze contro John Isner, avversario che nonostante i 37 anni ha dimostrato di essere ancora molto competitivo sul cemento americano e mai domo.
Dopo aver perso il primo set, Long John è stato anche molto sfortunato perché nel tie-break c’è stata un interruzione per pioggia sul 3-4 e servizio, nel secondo ha rotto l’equilibrio nell’undicesimo game per vincere al dodicesimo recuperando da 0-30.
Il punto di non ritorno è arrivato all’ottavo game del terzo set quando Stefanos è riuscito a brekkare e a recuperare da 0-30 grazie soprattutto ad un ottimo servizio che lo ha sorretto quasi sempre nei momenti di difficoltà.
Tsitsipas-Isner 7-65 5-7 6-3
Dovremo ormai abituarci a vedere nuovi tennisti sulla scena, forse anche un po’ discontinui nel rendimento visto che molti di loro sono giovani e con ancora poca esperienza. Il tempo dei big four è finito, in particolare nei tornei Masters 1000, e alcuni dei protagonisti potranno anche cambiare a seconda dello stato di forma, della superficie e delle condizioni climatiche. Chi voleva nuove entusiasmanti sfide è servito!
Semifinali:
Medvedev-Tsitsipas
Norrie-Coric