Speriamo che nei prossimi giorni, a partire da oggi, chi non ama Jannik Sinner non si sfoghi sui social perché dimostrerebbe di essere un incompetente di questo sport. Solo chi non conosce il tennis poteva immaginare che l’altoatesino avrebbe continuato a giocare come nello scorso week end. Ha dovuto smaltire la sbornia della vittoria del suo primo tanto atteso Masters 1000, ha dovuto cambiare città e quindi campi, molto più veloci rispetto a Toronto, clima, molto più umido, palline poco controllabili.
Ha incontrato il serbo Dusan Lajovic, talento dal gioco discontinuo che quest’anno ha vinto a Banja Luka battendo tra gli altri Djokovic e Rublev in finale. Dopo una serie di tornei nei quali è uscito al primo turno – da Roma a Kitzbuhel ha vinto un solo match – è tornato al successo proprio a Cincinnati. Ha superato le qualificazioni, ha battuto al primo turno Francisco Cerundolo e quindi ha fatto tempo ad abituarsi alle particolari condizioni di gioco.
Purtroppo rimane il rammarico che Jannik non abbia potuto festeggiare al meglio il suo ventiduesimo compleanno. Non ha lasciato andare la partita, non ha fatto tutto per perdere. Semplicemente non era centrato come nei giorni migliori e in certe occasioni avrebbe potuto gestire meglio alcuni punti importanti. Dall’altra parte c’è stata la grande prestazione del serbo che ha giocato un ottimo turno dimostrando di essere tornato in forma.
Dusan ha servito molto bene, si è saggiamente appoggiato sulle palle veloci e aggressive dell’altoatesino e ha saputo convertire a suo vantaggio con precise accelerazioni situazioni nelle quali si trovava in difesa e certe volte anche in difficoltà.
Nel primo set Jannik non ha avuto palle break mentre Dusan ha saputo convertire l’unica a suo favore nel fatidico settimo game. Come era facile immaginare nel secondo set Jannik ha alzato il proprio livello di gioco e il suo rendimento ma non è bastato perché il serbo ha sempre reagito al meglio giocando palla su palla senza mai perdere calma e concentrazione.
Nel secondo set Jannik ha avuto diverse palle break nel primo turno di servizio dell’avversario, è stato bravo ad annullare e quindi a resistere nel nono gioco ma nel tie-break ha ceduto nella seconda parte. Sicuramente anche la stanchezza ha fatto la sua per un match durato circa due ore.
Poco male. Ora qualche giorno di riposo e poi la preparazione per Flushing Meadows dove ci aspettiamo Sinner tirato a lucido e ben diverso da quello che abbiamo visto oggi. Ci potrà dare grandi soddisfazioni.
Lajovic-Sinner 6-4 7-64