Si sono giocati gli ottavi di finale, per molti il giorno più bello del torneo. E’ stata una giornata lunghissima, quasi tutti i match meritavano almeno una sbirciatina. C’è stata anche qualche sorpresa interessante. Erano in campo tra gli altri quattro spagnoli, tre russi, tre tedeschi e per la prima volta un cinese agli ottavi nella storia dei Masters 1000. Due erano i lucky loser e c’era anche un qualificato.
Alcaraz (1)-Zverev (13) nel 2022 fu finale, quest’anno solo ottavi perché il tedesco a causa dell’infortunio e di una condizione non soddisfacente è n°16 del ranking.
Alcaraz-Zverev 6-1 6-2
A Monte Carlo il derby russo tra i compagni di squadra Khachanov (10) e Rublev (5), che sono anche molto amici, andò a favore del secondo. In questo torneo l’esito si è invertito.
Khachanov-Rublev 7-68 6-4
I lucky loser, ossia quelli che perdono all’ultimo turno di qualificazione e vengono ripescati a tabellone compilato quando un player dà forfait, vivono storie particolari, spesso uniche e migliori dei qualificati dai quali vengono battuti. Parliamo per esempio del tedesco Altmaier, n°92 del ranking. Eliminato da Rodionov e rientrato in tabellone in seguito all’assenza di Carreño Busta, ha approfittato del bye che spettava al player asturiano e poi ha sconfitto i connazionali Otte e Hanfmann.
Oggi ha battuto Munar, giocatore spesso abbastanza scorretto in campo, lasciandogli tre game. Lo spagnolo aveva qualche problema alla schiena ma il dominio del tedesco che ha giocato lungo e potente – non è la prima volta – non lascia dubbi. Ha brekkato al terzo e al nono game, per poi non lasciare alcuna speranza di rimonta all’avversario nel secondo set.
Altmaier-Munar 6-3 6-0
A guardare il precedente giocato l’anno scorso a Indian Wells e finito 7-5 al terzo set per lo spagnolo, considerando il livello abbastanza simile dei giocatori e la loro tenacia, tra Borna Coric (17) e Davidovich Fokina (29) si poteva aspettare una partita lunga e incerta. E così è stato. Match intenso finito al tie-break del terzo set quando ormai le risorse psicofisiche erano oltre il limite. Alejandro in particolare veniva dalla partita con Rune nella quale il dispendio era stato notevole.
Il match è stato attraente e quasi spettacolare in certi momenti e ha vissuto molto degli umori dei protagonisti. Si sono quindi visti anche diversi errori gratuiti. La partita è stata comunque palpitante e con molti colpi di scena se si pensa che si è assistito a due tie-break. Il primo l’ha vinto Davidovich che sul 5-4 ha fatto lo strappo definitivo. Nel secondo set il croato è apparso rinfrancato e più sicuro. Suoi i break al primo e al nono gioco. Nel terzo ancora un tie-break ma questa volta a favore del croato che è stato anche fortunato. Sul 5-5 un nastro ha preso per lui le sembianze della dea bendata. Ha chiuso facilmente nel punto successivo.
Coric-Davidovich Fokina 65-7 6-3 7-65
Il ventottenne Pedro Cachin ha fatto una vita da mediano, tanti Future e Challenger ma la classifica non lo ha mai premiato particolarmente. Nel 2022 è arrivata la svolta, forse lui se l’aspettava, noi meno. Ha vinto quattro Challenger, il 10 luglio a Todi, e la sua classifica è andata migliorando settimana dopo settimana. Diversa la carriera di Jan Lennard Struff che tra alti e bassi sono anni che gioca ad un livello superiore. Era precipitato in classifica per problemi fisici ma i quarti a Monte Carlo e altri discreti risultati lo hanno fatto risalire. E’ tornato competitivo e lo sta dimostrando anche in questo torneo.
Primo set giocato punto a punto anche se l’argentino di Bell Ville ha iniziato meglio. Si è vista una sola palla break dell’argentino annullata. La frazione con questo presupposto non poteva che finire al tiebreak chiuso da Struff con una combinazione servizio-volée dopo aver annullato un set point. Il tedesco ha finito il set in crescendo e sempre più aggressivo come se giocasse sull’erba.
Andamento completamente diverso nel secondo set. L’argentino è salito sul 4-1 grazie a due break. Struff ha reagito e si è portato 5-5 e quindi ancora il tie-break è stata la giusta conclusione. Anche questo jeu decisif come il precedente è stato molto avvincente. E’ finito con lo stesso punteggio, 9-7, ma a favore dell’argentino.
Nella frazione decisiva Jan Lennard nel fatidico settimo game con un bellissimo diritto lungolinea di rara potenza ha ottenuto il break che lo ha avvicinato al traguardo. Nel nono gioco ha brekkato di nuovo legittimando la vittoria.
Struff-Cachin 7-68 68-7 6-3
Anche se Stefanos Tsitsipas (4) non sta vivendo i giorni migliori della sua carriera, con Bernabe Zapata Miralles, terraiolo abbastanza in forma, è partito favorito perché ha un ritmo superiore ed è tecnicamente più completo. Nel primo set la svolta è arrivata nel settimo game bissata anche nel nono. Stefanos ha giocato meglio rispetto ai giorni precedenti. Il suo rovescio ha funzionato perfettamente. Diversi colpi di scena in termini di break sono arrivati anche nel secondo set. Bernabe non è riuscito a tenere un turno di servizio e Stefanos ha chiuso velocemente al settimo game.
Tsitsipas-Zapata Miralles 6-3 6-1
La vera sorpresa del giorno è stata la vittoria del cinese Zhizhen Zhang su Taylor Fritz (8) che per classifica ed esperienza era nettamente favorito.
Zhang-Fritz 3-6 7-65 7-68
Ci ricordiamo tutti le imprese all’Australian Open 2021 di Karatsev che, proveniente dalle qualificazioni, si spinse fino alle semifinali. Se in quell’anno le sue prestazioni continuarono ad essere di buon livello, nel 2022 il rendimento diminuì bruscamente tanto che la sua classifica incominciò a scendere per poi precipitare. Oggi è n°121 del ranking e negli ultimi tempi si è dovuto arrangiare tra primi turni, Challenger e qualificazioni.
Aslan, a vedere la partita di oggi, è tornato. Ha giocato un match straordinario contro il connazionale Medvedev (2) e ha vinto meritatamente con un punteggio che non dice tutta la verità. Karatsev è parso sicuro sulla tattica da utilizzare. Sempre concentrato, ha giocato lungo, potente e con accelerazioni che non hanno lasciato scampo. Il timing sulla palla è stato quasi sempre perfetto, le angolazioni e le accelerazioni straordinarie. Nel primo set ha dominato il tie-break, nel secondo lo strappo definitivo è arrivato al quinto game. Medvedev si è lamentato perché non ha giocato sul centrale dove gli out sono più ampi, ma i meriti di Karatsev vanno ben oltre perché per ampi tratti dell’incontro abbiamo rivisto il giocatore focus di due anni fa. Non si può certo dire tuttavia se ha dato una svolta alla stagione perché i suoi limiti caratteriali e di concentrazioni sono conosciuti.
Karatsev-Medvedev 7-61 6-4
Partite dei quarti di finale:
Alcaraz-Khachanov
Altmaier-Coric
Struff-Tsitsipas
Zhang-Karatsev