Doveva essere l’anno di Sascha Zverev (2), ma a vedere i suoi risultati di questa prima parte di stagione non sembra proprio. Abbiamo scoperto, anche se alcune avvisaglie erano già arrivate, che Casper Ruud (6) non è solo un terraiolo.
In pochi mesi, diciamo dall’estate scorsa, ha incominciato a vincere qualche buon incontro sul cemento anche se contro il tedesco di Amburgo nei due match disputati a Cincinnati e Parigi Bercy aveva sempre perso.
Questa volta è andato in modo decisamente diverso. Il norvegese ha ampiamente meritato il successo. Il primo set è stato deciso da un break al quarto game a causa di un errore di rovescio dell’avversario.
Casper è apparso più centrato e concentrato nel senso che la sua posizione in campo e le sensazioni erano decisamente migliori, il diritto faceva più male e il servizio non era solo una rimessa in gioco. Due punti persi alla battuta e trenta minuti volati via senza che Sascha, troppo falloso e irregolare, abbia saputo incidere.
Il secondo set è sembrato continuare sulla scia del primo. Subito il norvegese aveva due palle break perché la posizione di Sascha rimaneva troppo lontana dalla linea di fondo. Nel momento di massimo pericolo Zverev junior ha avuto una reazione da campione: buone prime, rovescio che manovrava e concludeva e piedi sulla linea di fondo.
Break di Sascha al quarto e al sesto gioco e tutto veniva rimandato alla terza frazione nella quale credevo, sbagliandomi, che il tedesco avrebbe fatto valere la sua maggiore potenza e abitudine a giocare sul cemento.
Casper invece riprendeva il filo del primo set con il servizio e il diritto sempre molto sicuri. Il break del figlio di Christian arrivava al secondo gioco e il tedesco non trovava più il modo di inventarsi qualcosa. Ruud nei quattro turni di battuta successivi perdeva solo due punti.
Quarta semifinale in un Masters 1000 per il giocatore del Nord, la prima sulla superficie che non sia la terra rossa. Ha sempre perso, ma questa volta l’avversario non si chiama Berrettini, Rublev o Djokovic come successe nell’edizione autunnale del Foro Italico.
Francisco Cerundolo non lo dobbiamo considerare un signore di passaggio ma non possiamo considerarlo neanche un temibile avversario. E’ entrato in tabellone per un soffio, senza giocare quindi le qualificazioni che non aveva superato a Indian Wells, e ha visto ritirarsi a partita iniziata prima Opelka e poi Sinner mentre Tiafoe ha chiuso sofferente il suo impegno.
Mi sembra difficile immaginare che il quarto tentativo per raggiungere la finale non sia per Casper quello buono. Per domenica, eventualmente, avrà modo di pensarci perché l’avversario sarà di altissimo livello.
Ruud-Zverev 6-3 1-6 6-3