A due settimane di distanza Jannik Sinner (10) può giocare la rivincita contro Carlos Alcaraz (1). Nella semifinale di Indian Wells vinse il murciano per 7-64 6-3 in un match dove il servizio fece la differenza. Credo che anche questa volta sarà proprio questo fondamentale che potrà essere la discriminante, la variante che farà pendere la bilancia a favore di uno dei player in un match che sicuramente diventerà un classico dei prossimi anni come sono state le partite tra Federer e Nadal alle quali si sono poi aggiunte quelle con Djokovic ma anche con Murray.
Per giungere al penultimo atto Sinner, pur non giocando sempre il suo miglior tennis – non ce n’era bisogno – ha vinto quattro match senza lasciare set, ma solo 23 game per battere Djere, Dimitrov, Rublev e Ruusuvuori. Alcaraz ha percorso una strada simile. Anche per lui quattro partite senza perdere parziali e lasciando 22 giochi a Bagnis, Lajovic, Paul e Fritz.
Alcaraz-Fritz sono alla loro prima sfida. Taylor non fa in tempo a entrare in partita che Carlos non lo lascia respirare, brekka immediatamente. Giocare male i primi punti è un lusso che nessuno si può permettere con il giovane Carlitos che consolida il vantaggio e si porta sul 2-0. Il terzo game vede finalmente lo statunitense incominciare a giocare come sa con buone accelerazioni di diritto che gli fanno vincere un game molto lungo e combattuto fino al sedicesimo punto nel quale comunque stavolta non deve concedere palle break. 2-1 Alcaraz.
Fritz non rischia più nulla al servizio, anzi è bravo a fare il possibile per riavvicinarsi al murciano che deve salvare due palle break. Lo fa al quarto e al sesto gioco con due demi-volée di diritto da far stropicciare gli occhi agli spettatori.
Alcaraz sa quasi sempre cosa fare quando si trova in difficoltà e spesso cerca le soluzioni più difficili e rischiose che fanno la differenza. Inventa tennis, è spettacolare e imprevedibile anche se certe volte esagera in soluzioni che possono sembrare presuntuose. Chiude in circa 45 minuti il primo set al decimo game giocando tre servizi slice da destra che destabilizzano Taylor rendendogli vana qualsiasi possibilità di recupero. 6-4 Alcaraz.
Anche il secondo set incomincia sotto la buona stella del giocatore di El Palmar che strappa il servizio all’avversario a 0 rispondendo come meglio non si può. Come nel primo set Carlos gioca con il vantaggio del più forte, del giocatore che ha più frecce al suo arco, più armi in grado di far male. Non concede palle break come aveva fatto nel primo set, non rischia nulla quando serve. Fritz invece gioca malissimo il settimo game dove perde ancora il servizio per colpa di alcuni errori, compreso un doppio fallo, che poteva evitare. Carlos chiude vincendo l’ottavo gioco a 0. 6-2 Alcaraz.
E’ per lui, tra Indian Wells e Miami, la decima vittoria consecutiva senza perdere un set. Adesso, come ho scritto, lo aspetta il secondo match contro Sinner nel giro di due settimane. Speriamo che a Jannik riesca il miracolo che nel mese di marzo non è ancora riuscito a nessuno, neanche a Medvedev che in finale a Indian Wells ha vinto solo cinque game.
Alcaraz-Fritz 6-4 6-2