Jannik Sinner (10) non delude neanche con Grigor Dimitrov (21) e battendolo in due set entra nei primi sedici del torneo che due anni fa, quando arrivò a soli 19 anni in finale, lo consacrò come campione e lo fece conoscere ai tifosi di tennis di tutto il mondo.
Prima frazione a senso unico o quasi con Jannik che concede poco. I pochissimi errori gratuiti dell’azzurro, che appare fin dai primi scambi molto concentrato, costringono il player di Haskovo a rischiare sulle traiettorie andando spesso fuori giri.
I break al quinto e al nono gioco suggellano un primo set mai messo in discussione nel quale Grigor fa vedere alcuni colpi da cineteca ma estemporanei, mentre Jannik dimostra la solidità da fondo sempre in pressione, da campione qual è. 6-3 Sinner.
Nel secondo set la musica cambia perché il trentunenne giocatore bulgaro che aveva battuto l’altoatesino nell’unica volta che si erano incontrati – al terzo turno degli internazionali d’Italia nell’edizione settembrina del 2020 a causa della pandemia – verticalizza maggiormente e cerca gli angoli per aprirsi il campo.
Jannik nella seconda frazione ha spesso, anche in questo periodo nel quale sta esprimendo un tennis di alto livello, dei cali di concentrazione e commette qualche errore di troppo. Viene brekkato nel primo turno alla battuta. Dimitrov è bravo a rintuzzare, grazie soprattutto alla prima, un pericoloso 0-40 e consolida il vantaggio.
Il secondo set non solo è molto più spettacolare per il modo con il quale viene impostato ma ha, soprattutto all’inizio, diversi colpi di scena che lo rendono appassionante. La reazione di Jannik è immediata. Entra bene in risposta giocando in pressione e approfitta anche di un doppio fallo che fa tornare la situazione in parità. 2-2.
Il bulgaro prova ancora a fuggire, brekka di nuovo al quinto game ma nel successivo non sfrutta la palla del possibile 4-2 e complice anche un doppio fallo si trova di nuovo il ragazzo della Val Pusteria affiancato. 3-3.
Il settimo gioco, come spesso accade, è secondo me quello che fa la differenza. Sinner rimonta da un pericoloso 15-30 e grazie ad un ace si trova per la prima volta nella seconda frazione in vantaggio. 4-3 Sinner.
L’ottavo e il nono gioco sono interlocutori, ma nel decimo Jannik ingrana ancora una volta la marcia superiore in risposta. Vola sul 15-40, Grigor annulla grazie al servizio ma alla terza opportunità non può fare nulla su un ennesimo rovescio aggressivo dell’altoatesino che chiude dopo quasi 90 minuti di gioco. 6-4 Sinner.
Partita nella quale certo non sono mancati gli errori ma soprattutto alcuni punti veramente da cineteca del tennis come spesso capita quando a incontrarsi sono un giovane campione e un tennista capace di offrire alcuni punti tecnicamente quasi unici.
Sinner incontrerà negli ottavi Rublev che ha iniziato l’anno con buone prestazioni. In questo torneo ha battuto, sempre in due set, Wolf e Kecmanovic, impressionando soprattutto con il serbo.
Jannik e Andrej si sono incontrati finora quattro volte. l’azzurro ha vinto a Barcellona e a Montecarlo mentre il moscovita ha vinto i match – Vienna e Roland Garros – che non si sono conclusi per ritiro di Sinner. E’ sicuramente un incontro aperto ma io ho ancora negli occhi il primo set a Parigi dominato da Jannik dove prima di ritirarsi fece vedere un tennis fantastico che il russo non riusciva ad arginare.
Sinner-Dimitrov 6-3 6-4