Le semifinali che ci aspettano tra questa sera e stanotte sono molto diverse per aspettativa e credo in fin dei conti anche per spettacolarità.
Francisco Cerundolo–Casper Ruud (6) è quella che non si attendeva nessuno, nemmeno credo il buon argentino che ha avuto la dea bendata dalla sua. Tra infortuni e ritiri, ricordo che dalla sua parte ci sarebbe dovuto essere pure Berrettini che è stato sostituito da Anderson, ormai lontanissimo parente di quello che fece finale a Wimbledon, Francisco si ritrova a giocare il penultimo atto in uno dei tornei più importanti della stagione senza colpo ferire.
Non posso non ricordare che Sinner ha perso contro Francisco nei quarti la più grande occasione della sua giovanissima carriera per un problema al quale doveva fare maggiore attenzione, anche se ricordiamo tutti le sofferenze e le lacrime di Cilic durante la finale di Wimbledon contro Federer per problemi di vesciche al piede che non gli permisero di giocare come avrebbe potuto. Un po’ più di attenzione nella scelta delle scarpe e delle solette e cure preventive avrebbero dovuto mettere Jannik in condizione di giocare senza problemi.
Ruud sta smentendo chi lo vedeva come solo specialista da terra rossa a dimostrazione che spesso le parole corrono troppo in fretta e i giudizi preventivi, senza tenere conto della dinamica tempo, sono quasi sempre sbagliati. Casper sta lavorando sodo per essere un player universale. Il diritto e il servizio, più potenti e precisi, negli ultimi mesi sono diventati strumenti che lui maneggia con cura e intelligenza. La vittoria abbastanza netta contro Zverev lo dimostra in modo inequivocabile. Con il russo di Amburgo fece quattro game a Cincinnati e nove a Parigi-Bercy. I suoi miglioramenti sono netti e costanti e di questo ne gioverà anche il suo rendimento sulla terra. Questa primavera sarà uno dei giocatori da battere.
Hubert Hurkacz (8)–Carlos Alcaraz (14) è la semifinale nobile, anche se forse non era completamente attesa. Ci si aspettava Medvedev che da quando è in lizza per diventare n°1 con Djokovic assente, sta deludendo. E’ sicuramente un giocatore di spessore che si esprime al meglio sul cemento, ha pochi cali di rendimento ma quando si trova di fronte i migliori spesso non riesce a esprimersi come dovrebbe.
Con Hurkacz che sta giocando bene dopo un inizio di stagione non secondo le aspettative, Medvedev è mancato nei momenti decisivi forse anche per alcuni problemi di salute che ha accusato nel secondo set. Rimarrà n°2 del ranking perché per superare Nole doveva arrivare almeno in semifinale. Daniil convince, ma non ancora del tutto. Per diventare un numero 1 stabile dovrebbe arricchire il suo patrimonio di colpi, migliorando in particolare la volée.
Tutti ricordiamo la vittoria di Hubert l’anno scorso a Miami a spese di Sinner che non riuscì ad esprimersi al meglio. Il polacco evidentemente si trova molto bene in questo torneo. Il suo gioco è efficace e abbastanza insolito per questi tempi. E’ servizio ma non solo. Ha anche ottimi colpi d’attacco e diritti e rovesci fluidi che lo rendono molto pericoloso anche da fondo. Considerata la stazza si muove bene lateralmente ma anche in avanti.
Hubert incontrerà il giocatore del momento che non sembra più capace di perdere. In stagione è stato sconfitto solo da Berrettini in Australia e da Nadal a Indian Wells dopo partite molto tirate. Contro Kecmanovic, annotatevi bene questo giocatore perché farà molto bene in stagione, è stato sul punto di perdere. Sotto 5-3 al tie-break decisivo Carlos si è inventato un numero sufficiente di diavolerie che gli hanno consentito di portare a casa una vittoria soffertissima in uno dei più bei match della stagione, senza esclusione di colpi.
Senza nulla togliere all’intruso Cerundolo che è stato bravo ad approfittare di un tabellone favorevole, sperando comunque che ci stupisca con un’ottima prestazione al suo primo Masters 1000 in carriera, anche oggi ci dovremmo godere uno spettacolo di alto livello.