Tutti ad aspettare il quarto di finale più interessante del torneo: Djokovic-Alcaraz. A Montecarlo il serbo, al suo secondo torneo dell’anno, era contro lo spagnolo destinato a diventare n°1 in tempi rapidi.
Nessuno a fare i conti con il tennis che è uno sport imprevedibile, perché le partite non si giocano né tantomeno si vincono a tavolino. Bisogna invece scendere in campo e lì i pronostici possono saltare.
I motivi sono tanti e le variabili, in uno sport sempre più competitivo dove le differenze si stanno assottigliando, non mancano. La minore attitudine a giocare su una determinata superficie, le poche partite fatte, una condizione che latita, il passaggio da un continente all’altro in pochi giorni, l’avversario che si esalta.
I precedenti tra Djokovic e Fokina davano lo spagnolo di origini russe senza speranza per i pochi game che Alejandro aveva raccolto nelle due partite precedenti. Ieri invece si è visto quanto conta la condizione atletica e quanto si perde con la disabitudine ai match importanti.
A Nole gli allenamenti non sono bastati. Il serbo è tornato tra i comuni mortali e ha fatto sembrare il suo avversario un fuoriclasse di livello assoluto, quando finora è solo una promessa dai risultati molto discontinui.
Diverso a mio parere la sconfitta di Alcaraz contro Korda. Dobbiamo aspettarci dal figlio di Petr una carriera di altissimo livello. Giocatore completo e capace di esprimersi su tutte le superfici, il suo futuro è roseo. Potrebbero arrivare anche i risultati del padre che vinse un torneo Slam.
Oggi con Carlos non ha rubato niente, anzi direi che per come ha giocato il terzo set ha meritato la vittoria in rimonta. Sotto 2-0 ha vinto 6-3. Un parziale che non lascia dubbi su chi ha avuto più sprint nel finale.
Non possiamo attenderci da Alcaraz solo vittorie perché è un predestinato. Non ha ancora 19 anni. Arriveranno ancora tante sconfitte, anche inattese. Nonostante queste salirà verso la vetta abbastanza velocemente.
Dobbiamo aspettarci tanti giocatori nei prossimi anni che si daranno battaglia. La nuova generazione è sempre più vicina. In questo momento stanno giocando i due nordici Ruud e Rune. Il match è spettacolare e aperto. Dopo toccherà a Musetti–Aliassime e Sinner–Ruusuvuori. Stanno cambiando i protagonisti ma il livello è comunque molto alto.