Lorenzo Musetti (16), battendo in un match lungo e complicato l’australiano Thanasi Kokkinakis, n°86 del ranking, avrà l’onere e l’onore di affrontare agli ottavi di finale Daniil Medvedev che al secondo turno ha battuto Matteo Arnaldi in un match nel quale il sanremese ha dimostrato di essere in continua crescita tecnica, mentale e strategica.
Lorenzo è stato bravo perché dopo che l’aussie gli ha strappato il servizio a freddo e tenuto bene il proprio senza concedergli nulla nonostante i tentativi di variazione in lob, palle corte e vincenti da applausi del carrarino per entrare nel match, nel secondo ha rischiato di finire anzitempo la partita.
Due i momenti difficili. Kokkinakis ha continuato a essere sicuro al servizio, a non concedere palle break mentre l’allievo di Tartarini è stato costretto a salvarne. Ne ha annullate tre nel fatidico settimo game e due nel nono. Nell’undicesimo è stato bravo a risalire dallo 0-30 e ancora di più nel successivo quando ha convertito l’unica palla break che era riuscito a procurarsi. L’australiano ha sbagliato di diritto e la terza frazione è stata servita.
Nel tennis succede spesso. Improvvisamente cambia il copione, quello che fino a pochi minuti prima per un player era una certezza diventa dubbio, ciò che era vincente si fa difficile. Dipende sempre dal fattore di crescita del giocatore che fino a quel momento ha sofferto e dall’estraniamento di quello che vinceva che incomincia a lamentarsi e a rendersi conto che il suo gioco non è più così performante.
Nel terzo set Thanasi al primo turno di servizio ha un cedimento dal quale si è ripreso prontamente controbrekkando. I game sono stati vinti abbastanza facilmente da chi serviva, non si è più andato ai vantaggi fino al decimo quando, sul 5-4 Musetti, Kokkinakis ha commesso diversi errori, compreso un doppio fallo, inusuali fino a quel momento. Sullo 0-40 per l’azzurro Kokkinakis ha avuto solo il tempo di fare uno smash vincente perché alla seconda opportunità un diritto lungo linea del carrarino gli permetterà di giocare gli ottavi di finale con il moscovita che vive in Francia, come ho detto all’inizio del pezzo.
Vittoria importante non tanto per la qualità assoluta dell’avversario che comunque sul cemento si esprime bene, ma perché Lorenzo ha dimostrato che la mentalità e la voglia di vincere incominciano a fare la loro parte: vittoria di testa, l’anno scorso un match simile l’avrebbe perso.
Musetti-Kokkinakis 4-6 7-5 6-4