Domani si gioca la finale del Mutua Madrid Open 2023 tra Carlos Alcaraz (1) e Jan Lennard Struff.
Il tedesco era stato battuto nel tabellone delle qualificazioni da Aslan Karatsev, il russo che dopo oltre un anno di risultati sottotono si è riproposto in questo torneo ad alti livelli. I due player si sono ritrovati in semifinale dopo un lungo percorso che li ha visti affrontare diverse asperità e avversari difficili. E’ stato un caso unico nella storia dei Masters 1000.
Quello che ha sofferto maggiormente e che ha dovuto affrontare la strada più impervia è stato sicuramente Jan Lennard che dopo aver lasciato quattro game ad un irriconoscibile Sonego – immagino che molti avessero pensato che il piemontese fosse stato fortunato ad incontrare un ripescato – ha dovuto affrontare lunghe maratone con tutti gli avversari che si sono frapposti fra lui e la finale: il ventenne Shelton che è venuto in Europa ad apprendere che cos’è la terra rossa, Lajovic che dopo la vittoria di Banja Luka ha ritrovato classifica e voglia di lottare, l’esperto terraiolo Cachin, Tsitsipas ancora lontano dal livello tecnico e agonistico delle due ultime primavere e in semifinale Karatsev in un incrocio magico, unico come ho detto nella storia del tennis moderno.
Il 25 aprile, – che è anche stato il giorno del trentatreesimo compleanno di Jan Lennard – quando si incontrarono nel turno di accesso al tabellone principale immagino che non pensassero a quanta strada avrebbero percorso. Era solo, in quel momento, una delle tante partite che si giocano con poco pubblico e con la semplice speranza di entrare in un torneo che conta perché distribuisce tanti punti e un ottimo montepremi. Solo una tappa di avvicinamento verso lidi più interessanti.
La storia del torneo ha detto altro anche perché i migliori, a parte Alcaraz che ha sudato solo al secondo turno contro Ruusuvuori, non si sono dimostrati all’altezza, sono stati discontinui e non hanno convinto.
Karatsev ha avuto un cammino meni impervio di Struff. Ha sempre vinto in due frazioni contro Djere, van de Zandschulp, Medvedev, con il quale ha giocato una partita di alto livello, e il cinese Zhang che ha buttato giù diversi muri, primo fra tutti quello della notorietà. Vedremo se sarà in grado di ripetersi e a quali livelli. Ha battuto in tre set solo De Minaur.
La semifinale di ieri sera Struff–Alcaraz ha, come spesso accade, rovesciato il risultato della prima sfida anche se personalmente vedevo favorito Aslan il cui rendimento è sceso nel secondo e nel terzo set. Il match è stato comunque ben giocato e si sono visti molti vincenti.
L’altra semifinale Alcaraz–Coric ha visto il croato giocare al massimo delle sue possibilità ma l’impressione è che il murciano sia in grado si far saltare il banco quando vuole o appena si trova in leggera difficoltà.
Fare previsioni per la finale di domani è quasi inutile. Speriamo di vedere una bella partita e non un match tra un giocatore affamato e l’altro stanco e appagato.