Match troppo difficile quello che deve affrontare Stefano Travaglia opposto a Tommy Paul (14), forse in questo momento lo statunitense più in forma.
Sono troppi gli errori del marchigiano nel primo set che viene brekkato nei primi due turni di servizio. I colpi veloci e potenti da fondo dell’americano hanno fatto la differenza anche se sul finire del primo set quando Stefano ha incominciato a giocare più sicuro.
Stefano ha lottato, ha provato a fare del suo meglio contro un avversario che gli è due spanne sopra. All’inizio del secondo set Travaglia ha controbrekkato con una reazione d’orgoglio ma nel proseguo del set si è vista ancora netta la distanza. Lo statunitense ha strappato il servizio nel terzo game, ha lasciato pochissimo sui suoi servizi e ha brekkato di nuovo per chiudere 6-3.
A differenza di Cecchinato Travaglia, che veniva da tre partite lottate nei turni di qualificazione, ha continuato a rimanere in campo con la mente e forse approfittando anche di un calo di Tommy ha vinto il terzo set con un break decisivo al nono gioco. Paul nel quarto recupera il break iniziale e chiude con sei giochi consecutivi giocati ad un ritmo che Travaglia non ha mai avuto, neppure nei suoi giorni migliori.
Il marchigiano con questo torneo ritrova la fiducia dopo problemi fisici e risultati negativi. Speriamo che le buone prestazioni fatte a New York gli servano per riproporsi ai livelli che gli competono e cioè intorno alla 100, 130esima posizione mondiale. Prima di partire per gli Stati Uniti era n°233 della classifica.
Paul-Travaglia 6-2 6-3 4-6 6-1