Jannik Sinner (6) è tornato in campo contro Daniel Evans a 25 giorni di distanza dalla sconfitta che ha subito contro Zverev all’US Open e lo ha fatto con una prestazione che è difficile da decifrare. Dopo aver vinto il primo set è andato a servire sul 5-4 per chiudere il match. Da quel momento abbiamo visto un giocatore diverso da quello che era riuscito a controllare e a tenere a debita distanza l’avversario. Ha giocato un pessimo decimo game e ha commesso troppi errori al tie-break dove ha dimostrato scarsa lucidità che dovrebbe allarmare perché spesso gli capita di avere momenti di black out credo mentali nei quali concentra il peggio di sé tennistico.
Nel terzo set ha avuto problemi muscolari, è caduto, si è fatto recuperare un break di vantaggio ma ha trovato la forza e la capacità di portare a casa una partita che credevo ampiamente compromessa. Ora bisogna vedere l’entità dei problemi fisici, indecifrabili visto che non giocava da oltre tre settimane, perché ai fini della qualificazione alle Atp Finals di Torino è importante questo torneo ma ancora di più il 1000 di Shanghai dove deve ottenere i punti fondamentali per raggiungere l’obiettivo il prima possibile.
Il primo strappo della partita arriva sul 2-2 dopo un inizio nel quale entrambi devono trovare la precisione nei colpi. Jannik spinge con maggiore insistenza in risposta e alcuni errori a rete del giocatore di Birmingham permettono all’altoatesino di brekkare. Jannik scende a rete spesso vincendo il punto e destabilizzando i tempi le strategie dell’inglese. Anche il servizio di Sinner funziona abbastanza bene. Chiude con un bel diritto vincente e senza concedere palle break, sintomo di una frazione giocata senza esagerare ma in modo attento. 6-4 Sinner.
Il secondo set parte in discesa per l’azzurro che brekka al terzo gioco grazie a colpi con i quali si apre il campo e che il britannico fa difficoltà a controllare. Un diritto al volo nel gioco successivo permette a Jannik di annullare la prima palla break di Daniel. 3-1 Sinner. Il ragazzo della Val Pusteria sembra avviato, come ho già detto, a una vittoria scontata, ma purtroppo la situazione si complica. Nel momento di chiudere il match, sul 5-4, Jannik gioca un pessimo decimo game che rimette in partita l’inglese. Il jeu decisif è dominato da Evans che gioca ottime palle a rete e non permette mai all’altoatesino di rientrare. 7-62 Evans.
La frazione decisiva è quella, come ricordavo, dei problemi muscolari e della brutta caduta che ha fatto temere il peggio. Jannik parte subito bene dopo aver resettato un bruttissimo finale di secondo set. Gioca sicuro sulla diagonale del rovescio e brekka, salva una palla break grazie al servizio e si porta sul 3-0. Nel quinto game Jannik si fa recuperare dal 40-0 grazie ad alcuni colpi a rete ben portati dall’inglese e buoni tagli. Sinner si disunisce e perde un gioco praticamente vinto. Evans lo riaggancia. 3-3.
E’ l’ultimo momento di esaltazione per Daniel perché Sinner ritorna a giocare come sa con accelerazioni, aperture di campo e ritmo molto alto che gli permettono di brekkare all’ottavo gioco e chiudere al nono senza più concedere nulla. 6-3 Sinner.
Jannik ha giocato male la fine del secondo set pagandola pesantemente. Con Evans alcuni alti e bassi possono non farlo naufragare ma è chiaro che quando il livello si alzerà dovrà essere in piena forma fisica ed evitare i momenti di buio, abbastanza inspiegabili, che potrebbero essergli fatali.
Jannik al secondo turno giocherà con Nishioka.
Sinner-Evans 6-4 62-7 6-3