Già ieri pomeriggio sui social e i media qualche ottimista, in Italia non manca mai, aveva incominciato a parlare di “Spoon River” del tennis italiano. Erano bastate poche ore e tre sconfitte dei nostri giocatori per dimenticare una finale Atp Cup e la seconda vittoria di un diciannovenne in un torneo 250.
Questa notte poi è partita male con la sconfitta di Cecchinato con McDonald dopo un primo set che ci aveva fatto illudere ed è proseguita anche peggio con quella netta di Seppi, che in Australia ha giocato i suoi migliori Slam, contro Cuevas.
Nella seconda parte della nottata e stamattina anche i più scettici si sono dovuti ricredere. Fognini ha giocato molto bene con Herbert, il tennista che si perde quando non condivide la sua metà campo, Caruso ha sconfitto facile Laaksonen, Sonego ha regolato in tre set sicuri – un break di vantaggio a set – Querry il bandolero diventato stanco da quando fuggì nottetempo da San Pietroburgo.
Berrettini ha annullato diverse palle set ad Anderson, credo di averne contate otto, prima che il sudafricano incominciasse a sbagliare qualche volée di troppo considerato il suo standard abituale.
Ci consoleremo con il derby Caruso-Fognini, con Sonego-Feliciano Lopez e Berrettini-Machac che Matteo ha dichiarato di non conoscere, aspettando nei turni successivi incontri che potrebbero tenerci svegli senza neanche molti caffè.