Tra gli undici che hanno giocato il primo turno, non mi fraintenda nessuno, davo per certa la vittoria di Berrettini, non avevo alcun dubbio. Matteo è l’unico giocatore italiano che ad oggi dà sicurezza estrema nei tornei Slam. Entra in campo come un guerriero che deve affrontare una dura battaglia, non si lascia mai intimorire dallo status dell’avversario e gioca con chiunque con le dovute cautele.
Il player di oggi, un giapponese atipico che ama la terra rossa, l’aveva già affrontato in aprile nella semifinale del torneo di Belgrado. Fatte le dovute proporzioni tra un normalissimo Atp 250 e uno Slam il match è stato per certi versi simile. Partito fortissimo in entrambe le occasioni, il romano ha avuto una pausa dalla quale si è ripreso prontamente.
Allora finì 6-1 6-7 6-0, oggi 6-0 6-4 4-6 6-4. Nell’incontro appena finito Matteo è stato ingiocabile nei primi due set. Servizio e diritto hanno funzionato alla perfezione, difficilmente Taro riusciva ad entrare nello scambio. Nel secondo il break decisivo al settimo game.
Nel terzo il match non ha cambiato volto ma Daniel è stato bravo a crederci, a rimanere a ruota e appena ha avuto le prime reali possibilità non se l’è lasciate sfuggire. Matteo ha perso a 15 il decimo gioco.
Nel quarto set Berrettini ha ripreso a giocare come sa, dettando tempi e ritmo, imponendo una nuova e decisiva svolta alla partita. Gli è bastato strappare il servizio al quinto gioco per chiudere il match con estrema tranquillità.
Lo aspetta l’argentino Federico Coria. Matteo è di un’altra categoria, non può certo temerlo.
Berrettini-Daniel 6-0 6-4 4-6 6-4