Era un sedicesimo che si poteva prevedere. Musetti avrebbe dovuto battere Goffin come fece lo scorso anno Sinner, Cecchinato sconfiggere De Minaur al quale sulla terra gli è superiore come dimostravano i precedenti del Roland Garros e del Foro Italico.
Marco aveva studiato la strategia da adottare fin dal primo 15. La differenza nel primo set è arrivata al secondo game. Ha strappato il servizio alla terza opportunità.
Maggiore convinzione e propensione a chiudere contro un avversario che rimaneva troppo indietro sulla risposta.
Con la prima il palermitano ha perso due soli punti quando è andato a chiudere meritatamente il set nel quale ha fatto valere la maggiore esperienza.
Il secondo sembrava iniziato sulla falsa riga del primo. Tuttavia Musetti ha incominciato a far andare più veloce il braccio e a prendere coraggio rischiando soluzioni più complesse.
All’ottavo gioco ci sono state per Lorenzo le prove generali. Due palle break che Marco ha annullato molto bene, ma non ha potuto fare nulla sulle successive che al decimo game hanno dato il set al carrarino.
Sulla scia del secondo Lorenzo è stato bravo a mettere la testa subito in avanti, si è fatto riprendere ma da quel momento si è visto un set diverso dai precedenti con più tennis, più vincenti.
L’emozione del derby è scivolata nei ricordi. Il più giovane ha messo in campo un paio di colpi da applausi, mentre il suo gioco si è fatto sempre più convinto, i colpi da fondo accarezzavano le righe.
Break decisivo all’ottavo gioco e chiusura a 30 in quello successivo, quello che ha portato Lorenzo in vantaggio due set a uno.
Hanno giocato col fioretto, accarezzando la palla. Lo hanno fatto bene entrambi. Nel quarto nei colpi del palermitano si è vista anche la rabbia di chi è stato sorpassato, di chi vedeva la meta allontanarsi.
Il break decisivo per Cecchinato è arrivato al quarto game. Da quel momento ha azzerato i rischi, i servizi li ha tenuti con autorevolezza.
Il quinto set oltre che battaglia fisica – per Lorenzo mai una partita così lunga – è stata una questione di nervi, una sofferenza che si perpetuava a ogni punto.
Il match è salito di livello, si sono continuati a vedere molti vincenti. L’ha spuntata il più giovane, il predestinato, il ragazzo che sta correndo velocemente. Il meno esperto, ma quello che ci ha creduto di più.
Doppio break di Musetti che lo ha portato 5-1. Il palermitano ne ha recuperato uno, ma dopo aver salvato tre palle match sul suo servizio, nulla ha potuto con le successive.
Questa vittoria lo porta, con moltissime probabilità, ad un match negli ottavi affascinante e difficile contro Djokovic.
Musetti-Cecchinato 3-6 6-4 6-3 3-6 6-3