Lorenzo Musetti ha sfiorato l’impresa giocando in modo immenso contro Nole Djokovic finché ha avuto risorse psicofisiche da spendere. Bravissimo a vincere i tie-break, dal terzo set si è spenta la luce. Il carrarino deve finire di comporre il puzzle del suo gioco e strutturarsi meglio fisicamente.
L’emozione non poteva non esserci ma è stata ben simulata. Per Musetti primo ottavo di finale al Roland Garros, prima volta sul Philippe Chatrier dove il campo è grande il doppio e non è facile abituarsi sin dai primi scambi.
Parte meglio Djokovic che ha avuto diverse opportunità per scivolare fino al 4-1. Bravo Musetti a controbrekkare. Rapido a venire a rete, a togliere sicurezza al gioco del serbo, a tenere la diagonale di rovescio, a entrare con lo sventaglio di diritto.
Fin dalle prime battute ha tenuto con autorità il campo. Continui cambi di direzione e di altezza, ottimo uso dello spin, che non hanno permesso a Djokovic di entrare in partita come gli sarebbe piaciuto.
Lorenzo ha costretto Nole a correre e faticare, sudare e pensare senza dargli nulla di scontato. Musetti è stato presente fin da primi scambi, è entrato subito nel match. Pochi gli errori gratuiti.
Djokovic sul finale del set si è avvicinato maggiormente alla linea di fondo per togliere il respiro, per mettere pressione. Ogni game è per il carrarino un esame superato all’Università, la sua calma olimpica è quella di un veterano.
Giusto il tie-break a decidere il primo set dove Nole ha mantenuto l’iniziativa e il nostro l’ha anche sorpreso con rovesci che hanno lasciato fermo il serbo. Dall’1-4 sono ritornati sul 4-4. Sul 5-5 Musetti è andato 6-5. Palla set annullata di diritto da Nole. 7-6 Musetti e nuova palla set sul servizio annullata da una palla corta. Diritto incrociato e nuovo vantaggio per il carrarino. Diritto a sventaglio che ha significato il primo set per 9 punti a 7.
Il primo game del secondo set poteva essere difficile. Musetti lo ha vinto con autorità dimostrando di non essere lì per caso. I punti continuano a essere spettacolari, le giocate di Musetti semplicemente maestose. Qualche errore di troppo di Nole lo hanno fatto scivolare 1-3. E’ Musetti a spingere, a fare la partita ma è Nole a salvare la palla del 2-4. Di nuovo parità. 3-3 e si ricomincia. Lorenzo ha avuto la palla per il 5-3, Nole non c’è stato ed è andato sul 4-4. 5-4 conquistato con autorevolezza da Lorenzo al quale ha contraccambiato Nole che non si è fatto distrarre. Di nuovo gioco decisivo.
4-0, 7-2 Musetti. Punti bellissimi, grande presenza mentale, nessun calo di concentrazione. Nole è stordito, non se l’spettava, è arrabbiato ma non gli basta.
Terzo set. Nole ha ripreso dopo l’interruzione di qualche minuto con grande lena. Va sul 2-0. Il calo di Lorenzo poteva essere previsto. Ha perso campo, Nole l’ha conquistato. Sembra una partita a scacchi, ogni movimento è studiato, ogni strategia non è mai frutto del caso.
Nole è tornato in campo più reattivo, non sembra più disposto a subire le traiettorie del carrarino, il suo gioco fantasioso. Djokovic vola sul 4-1 e quindi col doppio break è salito 5-1. 6-1 e siamo al quarto. Il primo a servire è Musetti.
Si è ricominciato con il break a 0 da parte di Nole che non sembra più disposto a concedere nulla. Ha cambiato marcia. E’ lui a volare sul 2-0, poi sul 3-0. I punti che nei primi due set venivano anche con facilità sono diventati per Lorenzo una chimera. Sono bastati pochi minuti e il volto del match si è rovesciato. Il vecchio è salito sul sellino, il giovane arranca, è fermo. La meta si allontana. il 6-0 è inequivocabile.
Il quinto è ricominciato dopo il medical time out di Musetti. Ha deciso di ritirarsi sul 4-0. Le risorse erano finite. Peccato. Si ripresenterà sul Centrale del Roland Garros e la prossima volta potrà essere un’altra storia, già dal prossimo anno.
Lorenzo Musetti ha sfiorato l’impresa, giocando in modo immenso, contro Nole Djokovic finché ha avuto risorse psicofisiche da spendere. Bravissimo a vincere i tie-break, dal terzo set si è spenta la luce. Il carrarino deve finire di comporre il puzzle del suo gioco e strutturarsi meglio fisicamente.
Djokovic-Musetti 67-7 62-7 6-1 6-0 4-0 rit.