Avevamo fatto i conti troppo presto e nel tennis è sempre molto pericoloso. Vedevamo Sinner come possibile finalista dopo che il brasiliano Seyboth Wild, ex grande promessa del tennis mondiale, aveva eliminato al primo turno Medvedev, testa di serie n°2 e quindi preposto a presiedere la parte bassa del tabellone.
Nel tennis, lo sport del diavolo come dicono molti, tra il giocatore favorito e la vittoria c’è di mezzo l’ostacolo che spesso si fa più difficile di quanto avessimo pensato. Per l’altoatesino c’è stato un tedesco mediocre di nome Altmaier che da diversi anni si batte nel limbo della top 100 tra Challenger e tornei Atp riuscendo solo poche volte ad ottenere risultati di prestigio.
Da domani inizia la settimana nobile del Roland Garros, si giocano gli ottavi di finale. Due gli italiani rimasti in gara, entrambi nella parte alta del tabellone: Lorenzo Musetti (17) e Lorenzo Sonego.
Il carrarino, dimenticato il difficile inizio 2023, sembra che abbia preparato la stagione per essere al massimo della forma all’appuntamento più importante della terra battuta. Lo considera, viste le sue attitudini e le caratteristiche tecniche, il clou della stagione, il momento in cui il motore deve essere oliato alla perfezione. Ha battuto Mikael Ymer, Shevchenko e Norrie (14) sciorinando un tennis da primo della classe meritandosi anche gli apprezzamenti di Wilander, uno che di terra rossa e Roland Garros se ne intende abbastanza.
Il turno che lo aspetta è veramente proibitivo perché ad attenderlo c’è Carlos Alcaraz (1) che finora ai suoi avversari: Cobolli, Daniel e Shapovalov (26) ha lasciato le briciole. Non inganni il set perso con il giapponese. Speriamo che l’azzurro ripeta la prestazione dello scorso anno al torneo di Amburgo anche se le motivazioni sono diverse. Lorenzo comunque due anni fa quando aveva appena 19 anni portò al quinto Djokovic. In questo contesto il carrarino è capace di esaltarsi.
Sonego, che non è testa di serie, ha avuto un tabellone più complicato del toscano ma è andato forse oltre le previsioni soprattutto degli scettici che non mancano mai. Ha sconfitto il giovanissimo statunitense Shelton (30) che è poco avvezzo a questi campi ma con la racchetta, con le sue velenose traiettorie mancine, è piuttosto bravino, Humbert al quale aveva annullato quattro match point a Monte Carlo ma che al Roland Garros non è andato oltre al tie-break del terzo set. Il capolavoro infine l’ha fatto recuperando due set a Rublev (7) al quale aveva già fatto uno scherzetto simile ai quarti di finale del Foro Italico 2021.
Lorenzo incontrerà Karen Khachanov (11) che ha recuperato al primo turno un match difficile con Lestienne, ha regolato facilmente Albot, e ha rischiato di farsi riprendere da Kokkinakis con il quale, in particolare nel quarto set, ha instaurato un vero braccio di ferro. Sonego sul rosso l’ha incontrato due volte. Ci vinse a Monte Carlo 2019 e ci perse al Foro Italico meno di un mese dopo. Se funzioneranno al massimo servizio e diritto il match credo sia fattibile. Non sarà comunque una passeggiata per entrambi.
Sempre nella parte alta del tabellone ci sarà Sebastian Ofner–Stefan Tsitsipas (5) con il secondo nettamente favorito. Al posto dell’austriaco avremmo preferito vedere Fognini che purtroppo si è dovuto arrendere più agli acciacchi e all’età che al tennis dell’avversario. Stefanos è apparso in gran forma. Quest’anno non ha ancora vinto titoli sul rosso come gli era riuscito l’anno scorso. In cuor suo spera di farcela con il più importante.
Novak Djokovic (3)–Juan Pablo Varillas mi sembra un altro match chiuso fin dall’inizio e dall’esito scontato. Anche se il serbo si lamenta ogni giorno per qualche problema fisico e afferma di non essere ancora molto in forma ovviamente non dobbiamo farci ingannare. Mi sembra un modo per nascondersi anche se forse non è il giocatore di due anni fa. Il tempo passa anche per lui. Quando l’asticella si alza Nole è pronto a dare battaglia, non lascia nulla di intentato anche se arriva a questa seconda settimana un po’ sottotraccia. Finora nel suo cammino – contro Kovacevic, Fucsovics e Davidovich (29) – non ha lasciato set.
Bravissimo è stato il peruviano Juan Pablo Varillas che dopo aver sconfitto il qualificato cinese Shang, ha battuto Bautista (19) e soprattutto Hurkacz (13) che non è un terraiolo ma un ottimo giocatore che certe volte manca tuttavia del mordente necessario per fare risultati veramente importanti.
Holger Rune (6) non poteva certo avere problemi a superare il terzo turno. Il suo avversario, l’argentino Olivieri, meno di due anni fa, dopo la morte del padre per Covid aveva smesso di giocare a tennis. Il danese finora ha avuto un tabellone molto facile. Al primo turno aveva sconfitto lo statunitense Eubanks che non è certo un terraiolo e al secondo non è sceso nemmeno in campo per il forfait di Monfils.
Sicuramente di ben altro spessore dovrebbe essere il match che l’attende contro l’argentino Francisco Cerundolo (23) che della terra rossa conosce tutti i particolari. Francisco quest’anno ha fatto i quarti a Barcellona e a Roma, mentre a Lione ha perso in finale dalla stellina francese Fils. Comunque Rune se rimarrà concentrato, ricordiamo che il danese ha fatto finale a Monte Carlo e a Roma, dovrebbe essere il favorito.
Il cileno Nicolas Jarry è uno dei giocatori che finora ha mostrato un tennis maggiormente solido. Viene da un buon periodo di forma. Quest’anno ha vinto nella sua città, Santiago, e a Ginevra prima di partecipare allo Slam. Al Roland Garros ha sconfitto Dellien, Paul e Giron.
Nicolas incontrerà Casper Ruud (4) che l’anno scorso fece finale al Roland Garros perdendo solo da Nadal. Quest’anno ha dimostrato scarsa forma e molte titubanze. Sicuramente sta giocando meglio rispetto ad un mese fa ma anche in questo torneo contro Elias Ymer, Zeppieri e Zhang qualche dubbio l’ha lasciato oltre che a due set.
Grigor Dimitrov (28) ha confermato di passare un buon momento di forma. Dopo aver giocato i primi tornei sulla terra senza ottenere risultati di rilievo, non è mai andato oltre il terzo turno, domenica scorsa, proprio il giorno d’inizio del Roland Garros, ha fatto la finale a Ginevra. In questo torneo ha battuto senza perdere un set Skatov, Ruusuvuori e Altmaier, che era sembrato, senza esserlo, un fenomeno contro Sinner.
Il bulgaro incontrerà Alexander Zverev (22). Fa piacere vedere il tedesco tornare almeno agli ottavi di finale. La sua prima carriera finì proprio un anno fa facendosi molto male mentre era in lotta con Nadal in semifinale. Ha ricominciato nel 2023 ma nei primi mesi sono stati più i dispiacere che le vittorie. E’ ancora titubante e credo che almeno fino a quest’estate il suo sarà un periodo di rodaggio. Forse con Flushing Meadows torneremo a rivederlo veramente pericoloso. Intanto in questo torneo ha sconfitto Harris, Molcan e Tiafoe (12) dopo una dura lotta di oltre tre ore.
Tomas Martin Etcheverry–Yoshihito Nishioka (27) è un ottavo di finale che nessuno, escluso forse i loro tifosi, poteva aspettarsi. L’argentino al primo turno ha approfittato, mentre comunque era in vantaggio, del ritiro di Draper, ha sconfitto in modo convincente De Minaur (18) e a mio parere a sorpresa ha battuto sempre in tre set Coric.
Se l’argentino è una sorpresa – quest’anno ha fatto comunque le finali sulla terra di Santiago e di Houston – il giapponese non ha mai mostrato di essere pronto per giocare ad alti livelli sulla terra rossa. Giocherà gli ottavi per bravura ma anche per un po’ di fortuna. La sconfitta di Medvedev al primo turno contro Seyboth Wild ha lasciato scoperta l’ultima parte di tabellone. Bravo Nishioka ad approfittarne e sconfiggere al terzo turno il brasiliano recuperando da due set a zero.
Mi sembra giusto finire con alcune brevissime annotazioni.
La prima parte del tabellone è nettamente più difficile della seconda che potrebbe esprimere un finalista non compreso tra le 32 teste di serie.
A parte l’immancabile Djokovic c’è solo Dimitrov che ha superato i trent’anni. Gli altri player rimasti sono tutti nati almeno nel 1995.
Non ci sono più giocatori francesi e statunitensi ma due italiani, quattro sudamericani – due argentini, un cileno e un paraguaiano –, un giapponese e un solo spagnolo. Gli europei sono undici, cinque quelli che appartengono al resto del mondo.
Ottavi di finale:
Alcaraz-Musetti
Ofner-Tsitsipas
Djokovic-Varillas
Khachanov-Sonego
Rune-Cerundolo
Jarry-Ruud
Dimitrov-Zverev
Etcheverry-Nishioka