Tra Jannik Sinner (7) e Matteo Berrettini è la prima ufficiale. Jannik la gioca per confermarsi come il migliore tra i nostri, Matteo per dimostrare che ha ancora tanto da dire sia come giocatore nei tornei importanti sia come Davis-man di una squadra che non avevamo così forte dagli anni’70.
Jannik cerca soprattutto il ritmo, Matteo preferisce tenere e quando ha la possibilità sventaglia di diritto. Gli scambi sono intensi anche se si vede qualche errore di troppo. L’inizio partita è vivo. Tocca a Sinner annullare le prime palle break al primo gioco ma rischia maggiormente nel quinto quando deve salvare cinque palle break. Matteo si salva da due palle pericolose nel quarto gioco. 3-3.
Berrettini poggia molto sul servizio con velocità, in particolare sulla prima, che non permette a Sinner quasi mai di rispondere. Al contrario la battuta di Jannik funziona a corrente alternata. Ma come spesso succede nel tennis capita l’imprevedibile. Due doppi falli nel decimo game sono letali a Matteo. 6-4 Sinner.
Berrettini ha giocato alla pari, forse meglio di Sinner, ma nel momento decisivo è mancato. Cosa è successo? Forse mancanza di fiducia e di molte partite giocate.
Jannik ha dalla sua una stagione giocata senza problemi fisici, Matteo ha troppe poche partite. Lo si vede nel secondo gioco della seconda frazione. L’altoatesino recupera dal 40-0 per i tanti errori di diritto del romano frutto di minore confidenza. Sinner vince il primo e il terzo game senza perdere un punto. 3-0 Sinner.
Con il passare dei giochi si vede la diversa preparazione e alla fine del set si è notato il killer instint dell’altoatesino che alla prima occasione ha portato a casa il bottino pieno. Il servizio di Sinner migliora con il passare dei game. nel quinto game l’allievo di Cahill recupera da 0-30 e vola sul 4-1.
Matteo dopo il momento di pausa è tornato a frustare la palla. 4-2. I miglioramenti di Jannik a rete sono evidenti. Fa punti che un anno fa non era in grado nemmeno d’immaginare. Ovviamente i miglioramenti da fare sono ancora tanti. L’altoatesino gestisce perfettamente i giochi finali nei quali non rischia più niente. 6-3 Sinner.
Matteo ha giocato benissimo, meglio di Jannik, fino al 4-4 e questo lo deve confortare. Non è una partita persa, ma un passo avanti per il pieno recupero. Se non avrà problemi fisici potrebbe fare un ottimo finale di stagione. Sinner ha mostrato una maturità da veterano e soprattutto ha dimostrato che migliorando il rendimento al servizio il livello del suo tennis sale sensibilmente.
Sinner incontrerà agli ottavi il vincente tra Purcell e Murray.
Sinner-Berrettini 6-4 6-3