Qualche mese fa parlando della nuova generazione dei giocatori statunitensi, Reilly Opelka (2) si era spinto a dire che Jenson Brooksby (4) era forse il migliore e non avrebbe escluso che nel giro di qualche anno sarebbe potuto diventare n°1 delle classifica mondiale.
Intanto lo ha incontrato nella finale della prima edizione del torneo di Dallas. Nell’unico precedente giocato ad Anversa il player di Sacramento lo aveva sconfitto in due set, forse per questo motivo è entrato in campo abbastanza nervoso.
Nel terzo game Reilly ha dovuto cancellare una palla break. C’è riuscito con un bel lungolinea di rovescio. Gli scambi sono stati interessanti e anche abbastanza lunghi perché spesso il californiano, da buon contrattaccante, riusciva a rispondere con sicurezza e a far partire lo scambio. Il tie-break è stato il giusto epilogo del set nel quale Opelka è riuscito a conservare parte del vantaggio acquisito all’inizio del gioco decisivo. 7-65 Opelka.
Il secondo set ha visto una palla break salvata da Jenson nel primo game grazie alla combinazione servizio-diritto e altre due nell’undicesimo gioco cancellate grazie al servizio che gli è venuto in soccorso.
Nel secondo tie-break Opelka è fuggito in avanti non solo grazie al servizio ma anche ad ottimi rovesci, in particolare lungolinea, che lo hanno spinto verso il terzo titolo in carriera dopo quelli di New York del 2019 e di Delray Beach del 2020. 7-63 Opelka.
Opelka forse non diventerà mai un campione in termini assoluti ma sicuramente rimarrà per anni nel limbo della top 20 e forse riuscirà a fare anche qualche incursione intorno alla decima posizione. Quando smetterà di polemizzare con la stampa statunitense le sue vittorie e il suo valore verranno maggiormente apprezzate.
Brooksby deve crescere. A differenza del suo collega deve migliorare il servizio. Il rovescio, con il quale propone diverse variazioni, è già molto efficace, con il diritto ogni tanto perde la misura. Per fare un salto di rendimento importante lo deve migliorare.
Opelka-Brooksby 7-65 7-63