Ci sono tornei che hanno fatto la fortuna di certi giocatori. Senza pensare al Roland Garros per Nadal, a Wimbledon per Federer e all’Australian Open per Djokovic possiamo dire che, nel piccolo, il torneo di Atlanta è sicuramente quello preferito da Isner.
Battendo il giocatore di San Diego Brandon Nakashima – seconda finale consecutiva – ha vinto il sesto titolo nella capitale dello Stato della Georgia.
Il match, che ha avuto anche discreti sprazzi di bel gioco, è stato un classico da cemento con i giocatori pronti a chiudere con il minimo degli scambi possibili. Si sono visti molti ace, alcune discese a rete e soprattutto colpi a chiudere con il diritto per Isner e con il rovescio per Nakashima che è il suo colpo più naturale.
Isner ha provato a far valere la sua grande esperienza, l’abitudine a giocare finali e comunque partite che pesano ma devo dire che il player di origine nipponica non si è sottratto. Ha fatto bene fino in fondo la sua parte che non è stata quella dello sparring partner. Era più che prevedibile visto Brandon aveva sconfitto John la scorsa settimana per 7-5 6-4.
Nel primo set l’unico set point prima del tie-break è arrivato sul 6-5 Nakashima, grazie ad un bel passante del californiano con Isner a rete. John ha recuperato immediatamente con la combinazione servizio-diritto.
Sono coì andati al tie-break. Niente di particolare da annotare fino al 5-5. C’è stato quindi un set point a testa. 7-7. Ancora palla set non sfruttata per Isner sull’8-7 e chiusura con un servizio al quale il californiano non ha saputo rispondere adeguatamente. 10-8 per John.
Nel secondo set Isner ha incominciato a servire per primo e ha tenuto in mano sempre il pallino del gioco. Il match ha continuato con scambi non particolarmente brillanti. Pochi i punti che meriterebbero di essere rivisti.
Dal decimo gioco il set si è ravvivato improvvisamente. Isner sul 5-4 0-40 si è trovato, in seguito a due errori gratuiti di Brandon e a un suo gran punto, a giocare tre match point. Il giovane avversario non si è disunito e ha risalito la corrente fino ad aggiudicarsi un game lungo e nel quale si è trovato ad un passo dal burrone dimostrando capacità mentali non indifferenti per un ventenne. Non solo errori di Isner ma anche buone soluzioni offensive per il californiano.
Nel game successivo, a dimostrazione che le partite di tennis sono fatti di attimi che fuggono, Brandon ha avuto due opportunità per portare la partita al terzo set. Isner ha fatto affidamento alla sua arma per togliersi dalle sabbie mobili. Il dodicesimo gioco è stato fatale al giovane californiano che all’undicesimo punto ha fatto un doppio fallo.
Sesto titolo ad Atlanta, 16 titoli Atp e 450a vittoria nel circuito maggiore per il gigante di Greensboro. Per Brandon che compirà vent’anni il 3 agosto le due finali consecutive, Los Cabos la scorsa settimana, sono esperienze da mettere in cassaforte e da ritirare fuori nel proseguo della stagione.
Isner-Nakashima 7-68 7-5