Stando alla classifica Atp avremmo dovuto vedere in finale Daniil Medvedev e Jannik Sinner che aveva chiesto una wild card agli organizzatori per giocare qualche partita ufficiale di più prima di Wimbledon dove l’anno scorso arrivò fino ai quarti fermato da Djokovic al quinto set.
E’ andata male ad entrambi, non so dire chi ha fatto peggio. Medvedev ha perso al suo primo incontro dal francese Mannarino che sull’erba grazie al suo senso della posizione e ai colpi brevi sa giocare piuttosto bene. Il moscovita che vive sulla Costa Azzurra ha vinto il primo set, ma con il passare dei game Adrian gli ha preso le misure e lo ha battuto abbastanza facilmente al terzo.
Sinner ha invece perso al terzo turno, secondo incontro, perché nel primo ha regolato Bublik che nella seconda frazione ha perso la pazienza e un po’ anche la testa. Quando il livello del ribattitore si è alzato, Ruusuvuori, anche Jannik si è sciolto come neve al sole. Ha giocato una partita nella quale ha avuto molta difficoltà a tenere gli scambi senza riuscire quasi mai a giocare aggressivo o a verticalizzare.
Nella parte alta del tabellone ne hanno così approfittato l’australiano Thompson che ha sconfitto il francese giustiziere di Medvedev e il ventiduenne australiano lucky loser di origine giapponese Hijikata che ha sconfitto nell’ordine Brouwer, Husler e McDonald.
Nel derby australiano tra Thompson e Hijikata ha vinto il player più esperto. Il primo set è stato molto equilibrato ed è stato giocato punto a punto. Non si sono viste palle break, è stato giusto quindi il ricorso al jeu decisif chiuso da Jordan per 7 punti a 5 dopo essere stati appaiati fino al decimo. Nella seconda frazione è stato decisivo il break di Thompson al quarto game. Sul 3-5 Hijikata ha avuto la palla break per rientrare ma Jordan ha annullato e ha chiuso due punti dopo.
Thompson-Hijikata 7-65 6-3
Dicevo del match Sinner-Ruusuvuori vinto meritatamente dal finlandese. Emil ha avuto il merito di sconfiggere Nakashima prima dell’altoatesino e soprattutto Humbert che viene da un buon periodo di forma e che sull’erba si esprime, viste le sue caratteristiche tecniche, a ottimi livelli. Ricordo che il quasi venticinquenne di Metz il 20 giugno del 2021 ha vinto il suo titolo più importante nell’Atp 500 di Halle battendo Rublev in finale.
Il finlandese ha incontrato nella seconda semifinale della giornata il giocatore di casa Tallon Griekspoor (6) che ha sconfitto Mikael Ymer, Popyrin e ai quarti De Minaur (4), l’australiano di Spagna un po’ leggerino ma che sull’erba non gioca così male. L’anno scorso Alex arrivò agli ottavi di finale di Wimbledon e due anni fa batté Sonego in una finale molto combattuta ad Eastbourne, il torneo che precede lo Slam londinese.
Nella semifinale tra l’olandese e il finlandese ha avuto la meglio il player di casa alla fine di due set molto lottati. Nel primo è stato decisivo il break subito nel primo turno di servizio da Ruusuvuori che nonostante alcune possibilità per rientrare non è mai riuscito a controbrekkare. Nella seconda frazione lo strappo definitivo è arrivato sul 5-5. Tallon ha brekkato nell’undicesimo game e ha chiuso senza perdere punti e quindi senza tremare nel dodicesimo.
Griekspoor-Ruusuvuori 6-4 7-5