Quando ad incontrarsi sono due mancini – Shapovalov (4) e Norrie lo sono – il match non può che essere divertente.
La partita è caratterizzata da scambi veloci e traiettorie atipiche. Entrambi sono alla ricerca di angoli molto stretti che hanno come obiettivo quello di mandare fuori posizione l’avversario. Gli scambi sono abbastanza scarni. I due player tendono a chiudere il prima possibile. Ad essere più aggressivo è sicuramente Denis che scende a rete appena la palla di Cameron accorcia. Il gioco del canadese è più esplosivo ma anche ad altissimo rischio. Norrie è preciso, concreto e concede poco.
Nel primo set i break di Norrie arrivano al settimo e al nono game.
Che Shapovalov sia spettacolare è indiscutibile. Sembra capace di fare qualsiasi tipo di colpo vincente. L’inglese è più concreto e molto efficace. Incrocia e chiude con disinvoltura. Ogni tanto il canadese perde il controllo dei colpi da fondo. Le risposte di Norrie sono spesso difficili da ribattere e la sua palla profonda dopo il servizio è spesso devastante. Troppi gli errori di Shapovalov anche quando il punto sembra concluso.
Nel secondo set i break a favore dell’inglese arrivano al quarto e al sesto gioco. Per lui è la sesta semifinale in stagione. Per Denis sono tante le cose da rivedere, troppe e sempre le stesse.
Norrie-Shapovalov 6-3 6-1
L’inglese in semifinale incontrerà la testa di serie n°1 del tabellone Andrej Rublev che ha sconfitto Diego Schwartzman (8).
Il moscovita ha condotto il primo set con estrema sicurezza negli scambi da fondo in particolare con il diritto che è il suo marchio di fabbrica. Questo colpo gli ha permesso di aprirsi il campo a suo piacimento con accelerazioni improvvise sia lungolinea che incrociate.
Nel primo set i break sono arrivati al primo, al quinto e al settimo game.
Nel secondo set Diego ha provato ad alzare le traiettorie, a sporcare la palla e a giocare più vicino alla linea di fondo. Ha sicuramente migliorato la fase difensiva e ha provato ad attaccare la seconda di servizio del moscovita. Rublev ha continuato a martellare con il diritto, anche se forse con meno insistenza rispetto alla prima parte del match.
Il rendimento dell’argentino è sicuramente salito e questo ha fatto bene alla partita che si è fatta più interessante. Il player di Buenos Aires ha trovato ottimi passanti e nella garra è riuscito ad esprimersi al meglio. L’impatto con la palla col passare dei game è migliorato moltissimo. Non si è quasi più fatto sorprendere. Rublev per avere la meglio di un avversario indomito ha dovuto fare uno sforzo estremo.
Nel secondo set il break decisivo è arrivato al dodicesimo gioco quando Andrej ha infilato da 40-0 per Schwartzman cinque punti consecutivi che gli hanno consegnato la vittoria.
Rublev-Schwartzman 6-1 7-5