L’Open del Cile è il quarto e ultimo torneo che si gioca sulla terra sudamericana. I più prestigiosi sono ovviamente quelli di mezzo ossia di Buenos Aires e di Rio. Quest’ultimo è anche l’unico che assegna al vincitore 500 punti e un montepremi più alto. Quest’anno, come sappiamo, ha premiato il diciottenne Alcaraz che sicuramente è solo all’inizio di una strada luminosissima.
Le prime teste di serie del torneo cileno erano il giocatore di casa Garin e lo spagnolo Ramos Vinolas. Garin è stato sconfitto al suo primo incontro dal connazionale Tabilo. Il problema vero non è tanto la sconfitta nel torneo del quale detiene il titolo, ma le dichiarazioni che lasciano molti dubbi sul suo futuro.
Pensa addirittura di interrompere la carriera per problemi di salute. Speriamo che il suo sia solo uno sfogo dovuto alle tante sconfitte subite in questo inizio di stagione. Nei tre tornei sudamericani in cui ha partecipato non ha vinto un match. Speriamo possa riprendersi perché dopo un inizio di carriera abbastanza difficile era riuscito ad ottenere ottimi risultati che lo avevano portato nella top 20.
A sconfiggere Garin come abbiamo detto è stato Tabilo al quale gli organizzatori hanno concesso una wild card. Il cileno nei quarti ha lasciato solo cinque game al serbo Kecmanovic (6). Tabilo incontra nella semifinale della parte alta del tabellone lo spagnolo Martinez (4) che dopo aver battuto 7-5 al terzo set Munar ha passeggiato con il tedesco Hanfmann nei quarti di finale.
Nella parte bassa del tabellone come detto è arrivato in semifinale Ramos Vinolas che si è confermato un ottimo terraiolo. Ha sconfitto in due set abbastanza netti sia lo spagnolo Taberner che l’argentino Bagnis (8). Incontrerà in semifinale Baez (7) che ha giocato bene al torneo Next Gen di Milano. Il giovane argentino sta progredendo abbastanza velocemente. Le sue palle non sono potenti ma molto veloci, precise e colpite spesso in anticipo, quasi in controbalzo.
Baez ha sconfitto in due set sia il peruviano Varillas che l’argentino qualificato Londero, mentre ha dovuto lottare fino al 6-4 del terzo set per sconfiggere il brasiliano Monteiro che ha impegnato moltissimo Berrettini nel torneo di Rio de Janeiro.
Se Alejandro e Albert dovessero vincere i loro incontri potrebbero chiudere il Golden Swing sulla terra rossa sudamericana così come lo avevano iniziato: in finale. A Cordoba vinse lo spagnolo in tre set.