Poteva essere una partita di routine o poco più quella che doveva giocare Lorenzo Sonego contro Pavel Kotov, n°109 del ranking. Ma quando c’è di mezzo il torinese la tranquillità nel risultato non è mai scontata, anche quando parte favorito. Contro il ventiquattrenne russo favorito lo era davvero per esperienza e caratteristiche tecniche. Purtroppo è andata male come spesso gli capita quando trova la giornata dalla luna storta, troppo spesso, con il diritto e il servizio che non entrano.
Oggi Kotov ha dimostrato un gioco solido, niente di trascendentale ma sufficiente per mettere sulla difensiva Sonego che si è fatto sorprendere diverse volte in particolare sul rovescio, il colpo che ancora oggi gli dà troppi problemi. Il primo set è la spia rossa che fa capire immediatamente che la partita sarà difficile, irta di difficoltà. Il break arriva appena si mette la palla al centro, la risposta di Lorenzo e la sicurezza in battuta di Pavel fanno il resto. L’azzurro va spesso in difficoltà a tenere il servizio mentre in risposta non va oltre i due punti. Insomma una sofferenza soprattutto per Sonny che non riesce a liberare servizio e diritto. 6-4 Kotov.
La seconda frazione sembra indirizzata sulla scia della prima. Il piemontese viene brekkato nel terzo game, ma all’ottavo Lorenzo ha un sussulto e con una buona risposta in allungo a cui fa seguito un errore dell’avversario ottiene il controbreak. Non riesce tuttavia ad approfittarne. L’azzurro in pochi minuti fa in tempo a perdere ancora il servizio sul 4-4 e dopo il controbreak anche sul 5-5. Sonego è preso da frenesia, dalla necessità di chiudere lo scambio molto velocemente e questo permette a Kotov di controbrekkare di nuovo per portarsi sul 6-5 e quindi chiudere al dodicesimo gioco. 7-5 Kotov.
Cosa dire? Poco. Il solito Sonego incostante, capace di punti spettacolari ma anche di molti, troppi errori che lo pongono in quasi tutte le partite in una condizione di equilibrio precario come fosse l’unica che conosca.
Come tutti sanno quando i risultati non arrivano il rischio di scivolare in classifica non è solo un’opinione, anche se i punti da difendere in questo mese sono veramente pochi. I sorpassi di chi riesce a far meglio sono sempre in agguato. Per i prossimi tornei lo aspettano le qualificazioni a Vienna, a Parigi-Bercy e forse anche a Metz dove l’anno scorso gli riuscì l’ultima impresa piena della sua carriera. Aspetta anche lui il 2024 come l’anno del rilancio? Non so lui, ma io ci credo sempre meno.
Kotov-Sonego 6-4 7-5