In finale a Stoccolma non ci sono Jannik Sinner (1) e Felix Auger (2). Vi arrivano Denis Shapovalov (3) e Tommy Paul che ieri, nei rispettivi derby, hanno sconfitto Auger e Tiafoe. Il canadese anche se è già entrato nella top ten ha vinto in carriera nel circuito maggiore solo questo torneo due anni fa mentre lo statunitense del New Jersey è alla prima finale Atp. Ci arriva a sorpresa ma con pieno merito perché durante la settimana ha giocato molto bene.
Se ci limitiamo alla classifica e al carisma dei player possiamo pensare che il favorito sia il giocatore nato a Tel Aviv, ma immagino che il match possa essere molto equilibrato e anche spettacolare.
Primo set. Pronti via Denis parte distratto ma si salva da due palle break che avrebbero potuto anche compromettere la prima frazione. Il gioco si sviluppa soprattutto da fondo. Denis continua a essere falloso. Nel quinto game è quasi disastroso, lo perde sbagliando tutto il possibile. 3-2 Paul. Tommy gioca veloce e sicuro. Dieci punti consecutivi lo portano sul 4-2.
Lo statunitense è in fiducia. Gli riesce quasi tutto. Gioca facile e con molta naturalezza. Il canadese rimane in vita recuperando dallo 0-30 anche con buone costruzioni d’attacco. Quando serve Paul, soprattutto da destra, è molto preciso. Denis regala troppi gratuiti. 5-3. Lo statunitense chiude con un ace. Si è dimostrato più sicuro, deciso e preciso. 6-4.
Paul non mi sembra molto intenzionato a perdere la grande occasione di vincere il primo titolo Atp.
Secondo set. Parte meglio il canadese. Adesso è lo statunitense a concedere troppo. Sbaglia in lunghezza. I suoi colpi hanno perso precisione. Denis sta prendendo campo e acquisendo fiducia. Con un bel servizio a uscire dalla curva mancina il canadese si porta sul 3-0 Shapovalov.
Denis con cinque punti di fila tiene il servizio con coraggio. Con buone prime ma anche con la complicità di Tommy si porta sul 4-1. Denis parte ancora male al servizio. 15-40. E’ ancora in grado di recuperare tenendo lontano l’avversario e le paure. 5-2. Continua il gioco di pressione quando serve Paul ma alcuni suoi errori mandano Shapovalov a set point che viene sprecato da un diritto lungolinea. Sono troppi ora gli errori dello statunitense che si fa brekkare una seconda volta. 6-2.
Il risultato del secondo set è bugiardo perché Paul non ha demeritato. Vedremo chi avrà maggiore coraggio e capacità di resilienza.
Terzo set. Il match viene giocato a ritmi abbastanza sostenuti anche se non sono pochi gli errori. In particolare Paul rispetto alla prima ora di gioco perde spesso la misura del diritto. Ora Denis sta sicuramente giocando meglio anche se Paul dovrà prendersela solo con se stesso se non riuscirà a portare a casa il match visto il numero di palle break che si è fatto annullare. Ancora due nel quinto game. 3-3.
Nell’ottavo gioco il canadese spreca due palle break. Un diritto incrociato e una volée portano il player del New Jersey sul 4-4. Ormai la partita sul lato tecnico ma anche dal punto di vista emozionale e di risorse fisiche è una battaglia di nervi. Sullo 0-40, servizio del canadese, un grande passante di rovescio in spaccata lontano dalla linea di fondo consente allo statunitense di andare a servire per il match. 5-4 Paul. 40-0. E’ un diritto vincente, con un parziale di 12 punti a 0, che permette allo statunitense di vincere, come ho già detto, il primo titolo in carriera. Da lunedì sarà n°43 nella classifica Atp.
Stasera ci sarà a Milano la finale delle Next Gen. Quando Shapovalov nel 2017 vi partecipò, pur non arrivando in finale, si parlò di lui come del futuro n°1. Finora ha deluso le aspettative. Vedremo cosa sarà in grado di fare già dalla prossima stagione ora che i nati nel nuovo millennio, quindi giocatori più giovani di lui, stanno emergendo. La strada sarà sempre più difficile e piena di difficoltà.
Paul-Shapovalov 6-4 2-6 6-4