Matteo Berrettini al primo turno contro Molcan aveva vinto senza concedere un game. Dopo un parziale di sette game a 0 lo slovacco aveva deciso di ritirarsi ufficialmente per problemi fisici.
Non pensavo di vedere una scena simile ma girata al contrario. Nei quarti di finale è il romano a ritirarsi dopo aver vinto solo 7 punti, molti meno di quelli che aveva fatto Molcan, contro il diciannovenne Holger Rune (4).
Abbiamo visto un tennista in difficoltà, un uomo in crisi. La testa bassa e la racchetta spaccata lo testimoniano. Non giocava dalla sciagurata partita persa contro Murray dove aveva avuto un match point per chiudere in rimonta. Non aveva avuto problemi fisici e ben sapendo che non è mai facile tornare dopo un periodo di stop, credo che nessuno si potesse immaginare di vedere in campo un ex tennista.
C’è anche da dire che il danese è scattato dai blocchi di partenza come fosse un centometrista in cerca di rivincite. Servizi e risposte di altissimo pregio, velocissimo negli spostamenti. Matteo al contrario non è fluido nei movimenti, è lento, quasi goffo negli spostamenti, non riesce ad ambientarsi.
Sul 4-0 40-15 un temporale improvviso interrompe momentaneamente la mattanza che tuttavia prosegue al rientro in campo. Sull’1-0 nel secondo set si ritira.
Per adesso, aspettando Indian Wells e Miami, limitiamoci a dire che è stata una giornata storta dove nulla funzionava per il verso giusto. Per altre considerazioni aspettiamo qualche giorno, sono abbastanza certo che si sia trattato di un brutto incidente.
Rune-Berrettini 6-0 1-0 per ritiro
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Nei quarti di finale di Acapulco partite quasi senza storia. Rune (4) incontrerà De Minaur (8) che ha lasciato quattro game a Daniel, sorprendente vincitore al turno precedente con Ruud. Il giapponese di origine statunitense ha resistito fino al 2-2 in entrambi i set per poi cedere nettamente.
Nella parte alta del tabellone semifinale tra i due migliori giocatori statunitensi del momento. Paul (7) ha confermato di essere un giocatore in ascesa e molto sicuro dei suoi mezzi dopo la semifinale raggiunta all’Australian Open. Con il connazionale McDonald è volato in entrambi i set fino al 4-1 per chiudere con un periodico 6-2.
Più combattuto il match che ha visto Fritz (3) battere Tiafoe (6), in particolare nel secondo set dove Frances al sesto game ha avuto due palle per il riaggancio. Fritz ha giocato sempre in spinta, aprendosi spesso gli angoli per chiudere con traiettorie difficili da controllare.
Partite di semifinale:
Paul-Fritz
Rune-De Minaur