A Cincinnati nel mese di agosto non ci fu partita. Daniil Medvedev batté Grigor Dimitrov lasciandogli sei game e soprattutto dimostrando un senso di controllo assoluto che non poteva essere scalfito in alcun modo.
Oggi Dimitrov è stato molto più bravo. Che fosse in forma lo avevamo capito a San Diego quando aveva giocato una semifinale molto bella contro Ruud, nel match più spettacolare del torneo.
Al secondo turno con Opelka Grigor aveva dato un saggio del suo stato di grazia. Con Medvedev doveva fare la partita della vita per riuscire a rimanere in scia.
Anche se Dimitrov ha perso lottando il game d’apertura del primo set ha giocato sempre in spinta. Nel corso della frazione ha provato ogni schema possibile ma di fronte si è trovato il solito muro invalicabile, il player che quando decide di fare il punto molto difficilmente sbaglia. Al nono game Grigor è stato bravo a salvare due palle break, a lottare su ogni palla, a provare la palla corta, colpi a tagliare il campo, a verticalizzare. Non ha mai indietreggiato ma non è servito.
Nel secondo set il bulgaro ha ulteriormente alzato il suo livello di gioco. E’ vero che ha perso più volte il servizio ma ogni volta ha replicato. Dal 4-1 Medvedev Grigor ha cercato e quindi trovato le risorse residue per variare gli schemi e far valere il suo talento che è enorme. Ha avuto la palla break per ritornare in partita e non se l’è lasciata sfuggire.
Il russo ha iniziato a sbagliare molto anche perché il bulgaro sembrava avesse la pallina attaccata alla racchetta. Con il braccio guidava alla perfezione la direzione dei suoi colpi accelerando e decelerando in modo impeccabile. Tre break point di fila e Grigor è arrivato molto meritatamente al terzo set.
Terzo set. Dimitrov ha continuato a palleggiare in modo encomiabile con lo slice di rovescio e con diritti e rovesci da fondo colpiti a tutto braccio e sempre in anticipo che hanno costretto il russo a errori continui. Per quanto Dimitrov abbia giocato benissimo, la rottura prolungata di Medvedev ricorda il giocatore ai tempi della Next Gen. Negli ultimi due anni, in particolare sul cemento americano, Daniil è stato per continuità di risultati superiore a tutti.
Sotto 5-1 Medvedev ha controbrekkato e ha tenuto il servizio, ma sul 5-3 Dimitrov non ha avuto paura di chiudere e con quattro punti consecutivi ha vinto il miglior match che ha giocato nell’anno.
Sorpresa sì, ma vittoria meritata per Dimitrov che nei quarti incontrerà Hurkacz.
Dimitrov-Medvedev 4-6 6-4 6-3