Si è concluso il secondo turno del torneo di Indian Wells. Sono entrate quindi in gioco le 32 teste di serie che attendevano i vincitori del primo turno. 14 di queste sono già fuori.
Sicuramente l’uscita che fa più scalpore è quella di Tsitsipas (2) che ha perso dall’australiano Thompson. A dir la verità era in parte preventivata perché Stefanos aveva dichiarato, prima che il torneo iniziasse, di non avere ancora risolto i problemi alla spalla. Spera di essere in forma per Montecarlo, torneo nel quale deve difendere il titolo.
A parte il greco, dei primi 16 favoriti mancano all’appello del terzo turno Carreño (15) che si è ritirato poche ore prima d’iniziare il suo match e De Minaur (16) che ha perso contro l’ungherese Fucsovics in un match nel quale l’australiano non ha saputo tenere a bada la grande potenza da fondo del giocatore magiaro.
Coric (18), giocatore discontinuo che dopo la vittoria del Masters 1000 di Cincinnati ha fatto bene solo a Vienna arrivando in semifinale, ha perso in due set dallo slovacco Molcan.
Di Berrettini (20) e Musetti (19) ho già scritto in pezzi precedenti. Dimitrov ( 21) si è ritirato nel terzo set mentre stava perdendo con l’australiano Kubler, il giustiziere di Sonego. Per Bautista Agut (22) dopo la buona partenza australiana sono arrivate diverse sconfitte. Negli ultimi quattro tornei aveva vinto solo una partita. In California è stato sconfitto in due set dal finlandese Ruusuvuori.
Evans (24) ha perso in due set il derby inglese molto atteso con il rientrante Draper. Il ventunenne di Sutton non giocava dal 16 gennaio quando perse al primo turno dell’Australian Open contro Nadal. Shapovalov (25) continua a non convincere. Ha perso in due set dal francese Humbert che sta provando a rientrare dopo un periodo di crisi abbastanza lungo.
Kecmanovic (26) è stato sconfitto in due set dallo svizzero Wawrinka. Di questo match mi piace mettere in risalto la qualità del gioco di Stan e la sua volontà di ferro per tornare, favorito anche dalle continue wild card e dal ranking protetto che meritatamente ottiene, nella top 30. L’obiettivo è ambizioso ma, se la condizione fisica non lo lascia sul più bello, non impossibile.
van de Zandschulp (28), che si è ritirato nel secondo set quando stava perdendo dal bielorusso Ivashka, sta dimostrando che parte delle aspettative riposte su di lui forse non corrispondono al reale valore del giocatore che è solo discreto. Nishioka (29), che ha finito la stagione vincendo a Seoul e l’ha iniziata molto bene in Australia, ha fatto solo quattro game contro il cileno Garin, giocatore che negli ultimi tempi ha vissuto diversi periodi bui. Cressy (32) è stato sconfitto dal cileno Tabilo in due tie-break a dimostrazione che la continua ricerca della rete non sempre paga, neanche nel gioco decisivo.
C’era molta attesa per l’incontro di Alcaraz (1) che ha sconfitto senza penare Kokkinakis, e soprattutto per il derby statunitense tra Fritz (4) detentore del titolo e la giovane promessa Shelton. Ha vinto il primo in un match spettacolare e che sicuramente non ha deluso il pubblico accorso numerosissimo.
Tra i terzi turni – sedicesimi di finale – i match più interessanti a mio parere sono Draper-Murray, Hurkacz-Paul, Wawrinka-Rune, Ruusuvuori-Zverev, Khachanov-Davidovich e Rublev-Humbert.
Sinner, unico azzurro ancora presente, giocherà con Mannarino.