Siamo ormai giunti alle fasi finali di un torneo che ha visto diverse sorprese come di solito capita nell’ultima parte di stagione quando i tennisti devono fare i conti con la condizione fisica e le motivazioni che non sono per tutti uguali.
Chi poteva immaginare che nella parte alta del tabellone sarebbero arrivati in semifinale Dimitrov (23) e Norrie (21)? Credo solo qualche veggente. La presenza di Medvedev era data per scontata. L’altro posto se lo sarebbero potuto contendere Rublev (4) e Ruud (6). Il moscovita è uscito addirittura al terzo turno da Paul, mentre Ruud è stato severamente battuto da Schwartzman (11) agli ottavi.
Tra il bulgaro e l’inglese che ha vissuto dovunque tranne che in Gran Bretagna, c’è un solo precedente. Quest’anno al secondo turno di Miami vinse Norrie per 7-5 7-5. Dopo quella battuta di arresto del 26 marzo il Grigor ha inanellato una serie di sconfitte e pochi successi dai quali si è ripreso solo con il bel filotto di vittorie a San Diego dove è stato fermato in semifinale, alla fine di una partita bellissima, da uno scatenato Ruud in cerca di punti importanti per le Finals di Torino.
Tutt’altro tipo di stagione quella di Norrie che ha giocato una prima parte continua e con ottimi risultati. Dopo la vittoria di Los Cabos ha ripreso fiato – a Toronto, Cincinnati e a Flushing Meadows è sempre uscito al primo turno – per poi rialzare la testa a San Diego dove ha giocato la quinta finale dell’anno.
Difficile fare previsioni. A mio parere molto dipenderà dalla qualità del gioco che riuscirà ad esprimere il tennista di Haskovo. Se libererà il braccio come ha fatto nei secondi e terzi set giocati contro Medvedev e Hurkacz, la possibilità di rivederlo in una finale Atp che gli manca dal febbraio del 2018, quando perse da Federer a Rotterdam, si alza vertiginosamente.
Oggi intanto si giocano le semifinali della parte bassa. Fritz (31) incontrerà Zverev (3) mentre Basilashvili (29) giocherà con Tsitsipas (2).
Prevedere una semifinale tra il tedesco e il greco che potrebbe far vedere scintille sia sul campo che dal punto di vista verbale – dire che i due non si piacciono tanto è un eufemismo – è abbastanza facile.
Nella semifinale di Cincinnati giocarono a rincorrersi come fossero sulle montagne russe con il tedesco che vinse al tie-break del terzo set dopo una rincorsa a perdifiato nella parte finale del match. Potrebbe anche ripetersi una semifinale del genere ma prima dovranno fare i conti, anche se da favoriti, con gli avversari di oggi.
Zverev e Fritz nel circuito maggiore si sono incontrati quattro volte, due a Wimbledon. Lo statunitense ha portato a casa solo la vittoria di Basilea.
Quest’anno la stagione di Zverev è stata superlativa, coronata dal successo alle Olimpiadi, mentre lo statunitense ha fatto diversi capitomboli con nessun risultato di prestigio. Le migliori prestazioni dell’anno le sta offrendo in questo torneo dove ha sconfitto Berrettini e Sinner. Con Sascha che sta ormai acquisendo lo status del campione dovrà giocare la partita perfetta se spera di ottenere una vittoria prestigiosa davanti al pubblico di casa che lo sosterrà fin dal primo punto.
Basilashvili e Tsitsipas si sono incontrati due volte nel 2019. Vinse il greco sia all’Open d’Australia che a Pechino in match che comunque non furono una passeggiata per il figlio di Apostolos.
In questo torneo Stefanos ha faticato sia contro Fognini che con De Minaur, con entrambi ha perso il primo set. Immagino che anche con il georgiano, che ha dalla sua una stagione nella quale ha alternato buone prestazioni a giornate negative e che durante questa settimana si è dimostrato in forma, l’incontro possa considerarsi abbastanza aperto.
La stagione volge al termine. La speranza è che dal prossimo anno si possa tornare, anche per il tennis, ad un anno normale. Non mancano i presupposti, speriamo bene.
I quarti di finale di oggi sono:
Basilashvili-Tsitsipas
Fritz-Zverev