La prima semifinale a Monte Carlo è quella della parte bassa del tabellone tra Andrej Rublev (5) e Taylor Fritz (8). Lo statunitense che l’anno scorso arrivò ai quarti di finale del primo Masters 1000 sulla terra, questa volta va oltre. Batte Wawrinka, Lehecka e Tsitsipas (2), il vincitore delle ultime due edizioni, per incontrare il moscovita che due anni fa arrivò nel Principato fino all’ultimo atto. Andrej ha sconfitto Munar, il suo amico e compagno di squadra Khachanov e Struff.
Da professionisti si sono incontrati sei volte. Il moscovita che vive in Spagna ne ha vinte solo due, compreso il match che si giocò nel 2018 a Milano al torneo Atp Finals Next-Gen. L’ultima partita è stata a Cincinnati la scorsa estate. Vinse il californiano in un match molto lottato.
Esce dai blocchi di partenza meglio Rublev che brekka pronti via rispondendo molto bene e consolida il vantaggio nel primo turno di servizio giocato meravigliosamente. Scende una leggera pioggia. Un diritto non difficile sbagliato da Rublev permette allo statunitense di controbrekkare. 2-2.
Taylor non sta giocando bene come ha fatto ieri con Tsitsipas. Sulla diagonale di rovescio Rublev fa meno errori. Brekka di nuovo. 3-2 Rublev. Fritz recupera da 40-15 Rublev e grazie a ottimi diritti rimette il set in equilibrio. 3-3.
Taylor è in crescita. Negli ultimi game ha giocato molto bene. Andrej tiene a 30 l’ottavo game. 4-4. Gli errori del californiano, alcuni banali perché non è abituato alla terra rossa, permettono all’avversario di brekkare per la terza volta. 5-4 Rublev. Fritz prende il tempo alla risposta. E’ ancora break. 5-5.
Taylor gioca più profondo e merita il primo set. Si difende meglio e si sposta sul diritto quando vuole chiudere. Brekka anche al dodicesimo game. 7-5 Fritz.
E’ stupefacente vedere quanto sia migliorato Fritz rispetto ad un paio di anni fa anche grazie all’allenatore Michael Russell.
Come nel primo set il moscovita scatta meglio. Brekka e conferma. Rublev è tornato in campo sbagliando molto meno rispetto alla fine del primo set. Nel quarto gioco salva una palla break e sale sul 3-1. Con una risposta vincente alla seconda opportunità di break il russo aumenta il vantaggio. 4-1 Rublev.
Lo statunitense sta commettendo molti più errori che stanno facendo la differenza e che hanno permesso al moscovita di fare quasi il vuoto. Andrej vola prima sul 5-1 e poi con un doppio fallo di Fritz chiude un set meritato anche se il punteggio è in parte bugiardo. 6-1 Rublev.
Terzo set difficile da prevedere e decifrare.
L’impressione che ho, potrei sbagliarmi, è che Andrej sia più centrato. Taylor potrebbe pagare la poca abitudine a giocare e vincere sul rosso. Si gioca molto sulla diagonale del rovescio. Il set incomincia comunque in modo equilibrato. Sul 3-2 Rublev e servizio Fritz, con un break per ciascuno, la frazione viene interrotta perché la pioggia non smette di cadere.
Si ritorna in campo dopo poco meno di due ore d’interruzione. I player non possono più sbagliare. E’ difficilissimo riprendere una partita a pochi game dalla fine. L’aspetto mentale e la gestione di questo tempo intermedio può risultare fondamentale. Chi l’avrà sfruttato meglio? Chi avrà mantenuto più alta la concentrazione? E’ subito break di Rublev che insiste sulla diagonale di rovescio. 4-2. Andrej vince il settimo game a 0 confermando il vantaggio. 5-2 Rublev.
Taylor è tornato in campo facendo troppi errori. Sul 30-40 arriva il primo match point annullato da un ace di Fritz. Il californiano annulla altri due match point più per demerito di Rublev che per suoi meriti. 5-3. Fritz sbaglia troppo e Rublev nel gioco successivo chiude con un vincente sul 40-0. 6-3 Rublev.
Adesso possiamo rispondere alle domande precedenti. Sicuramente Rublev. Fritz non è rientrato veramente sul campo, troppo falloso. Non è stato reattivo, sicuramente avrà molti rimpianti visto che aveva vinto il primo set.
Rublev-Fritz 5-7 6-1 6-3