Per Jannik Sinner (7) contro Hubert Hurkacz (10) in questa stagione era alla prima vera partita sul rosso mentre il polacco, che su questa superficie non si è mai espresso a livelli compatibili al suo ottimo valore di player da cemento e erba, era andato a Estoril per preparare al meglio il primo Masters 1000 che si gioca sulla mattone tritato.
Jannik, che aveva ricevuto un bye al primo turno, al secondo aveva incontrato una copia sbiaditissima di Schwartzman costretto al ritiro all’inizio del secondo set. L’altoatesino aveva quindi giocato troppo poco per sperare di entrare in campo con il feeling giusto contro il suo amico polacco.
Il giocatore di Breslavia aveva dovuto faticare molto per incontrare Sinner. Aveva sconfitto il serbo Djere che è un brutto cagnaccio su questa superficie e l’inglese Draper che non è un terraiolo ma è un gran bel giocatore in ascesa.
Jannik veniva brekkato al suo primo turno di servizio, rischiava moltissimo anche nel successivo dove doveva recuperare dallo 0-40, non riusciva a rientrare nel quinto anche grazie alle prime di Hubert che continuava a giocare lungo e preciso senza quasi commettere errori.
Jannik faticava, provava a scrollarsi di dosso il peso di un match iniziato malissimo ma Hubert distribuiva alla perfezione il gioco e concedeva troppo poco. In vantaggio 4-1 il giocatore di Breslavia chiudeva la prima frazione in sicurezza senza rischiare più nulla. 6-3 Hurkacz.
Anche l’inizio del secondo set non sembrava promettere niente di buono con Sinner ancora in difficoltà e il polacco a fare la partita, a giocare i punti più belli. Nel quarto game con il controbreak di Sinner, che aveva appena perso il servizio, si incominciava a intravedere che la partita poteva essere giocata almeno su un livello di equilibrio.
Jannik nei game successivi vinceva il servizio con sicurezza, la sua palla incominciava a correre più velocemente e riusciva a far muovere il polacco che è un avversario temibilissimo quando colpisce da fermo. Nel dodicesimo game l’azzurro aveva anche un set point che Hubert annullava con puntualità svizzera.
Il tie-break, per come si era svolta la partita fino a quel momento, era un salvagente per Jannik e una sponda sulla quale il polacco non era comodo. Proprio nel jeu decisif arrivava il punto che faceva svoltare la partita a favore del ragazzo della Val Pusteria. Sul 5-6 e quindi sul match point per Hubi, Jannik vinceva un punto lungo e difficile come sanno fare solo i grandi campioni che hanno un cuore immenso perché non credono alla sconfitta. Ottenuto il punto del pareggio erano suoi i due successivi. Da quel momento Hubert scompariva dal campo. 7-66 Sinner.
Il terzo set era per il polacco un calvario, un set nel quale partiva sfavorito dal punto di vista fisico e soprattutto psicologico. Il braccio di Sinner si liberava, la sua palla era fluida e i suoi punti arrivavano veloci. Dall’altra parte della rete c’era un giocatore macchinoso, che si muoveva lentamente, arrivava sulla palla sempre in ritardo e da qui i tanti errori in lunghezza, la perdita di fiducia e lo scoramento sempre più evidente.
Il terzo set esiste solo per la cronaca, i numeri e le statistiche ma non dal punto di vista agonistico perché il crollo del polacco è stato verticale. Ha vinto solo il terzo game. Gli altri sono stati un assolo dell’azzurro che azzannata la preda non l’ha più lasciata sfuggire. 6-1 Sinner.
E’ stata una vittoria sofferta, di cuore, fisica e di volontà come sanno fare i campioni. E’ chiaro tuttavia che quando si ha un match point contro la dea bendata deve essere dalla tua parte perché basta veramente nulla per andare a farsi la doccia da sconfitto.
Jannik è nei quarti di Montecarlo come l’anno scorso. Nel 2022 perse da Zverev in un match molto bello e lottato perso per un soffio al tie-break del terzo set. Domani incontrerà il vincente tra Novak Djokovic e Lorenzo Musetti.
Sinner-Hurkacz 3-6 7-66 6-1