Il primo finalista dell’ultimo torneo della stagione che si gioca sull’erba, quello di Newport, è a sorpresa Kevin Anderson che ha sconfitto in tre set molto lottati Alexander Bublik.
Bublik è un guascone e un irriverente. Alterna giocate straordinarie a momenti nei quali sembra disinteressarsi, in campo più per dovere che per piacere. Questo suo modo di giocare che probabilmente dipende dal carattere non lo farà mai entrare nell’elite, nel gruppo di quelli che possono vincere uno Slam. Tuttavia è uno dei pochi che è veramente capace di divertire il pubblico che non sa mai quale colpo del repertorio aspettarsi.
Oggi, contro Anderson, ha giocato un primo set concreto, concedendosi pochissime distrazioni. E’ salito fino al 4-1 con un doppio break. Kevin ne ha recuperato uno, ma Alexander ha chiuso 6-4.
Lo stesso copione sembrava ripetersi nel secondo nel quale il kazako ha strappato immediatamente il servizio. Ci ha deliziato con palle corte e servizi difficili da rimandare oltre la rete, ma non sono mancati neanche errori banali e qualche doppio fallo che gli hanno complicato la partita e rimesso in gioco il sudafricano.
Dopo i sussulti iniziali il set è continuato, tra bei punti ed errori abbastanza grossolani, fino al 6-6. Nel game decisivo Kevin è volato 3-0 strappando due volte il servizio all’avversario. Il sudafricano ha mantenuto il vantaggio fino al 6-3. Tre palle set. Ha sfruttato la prima. 7-3.
Anderson è stato bravo nel secondo set a giocare alla pari con il più giovane avversario. Ha fatto valere il suo diritto veloce e potente, anche se non sempre preciso, il servizio e la sua capacità a chiudere con soluzioni di forza.
Anderson ha mostrato che il suo servizio è ancora potente e preciso soprattutto nei momenti nei quali necessita di gran prime, anche per salvare palle break. Il kazako nonostante certe volte si mostri disinteressato è comunque un player quasi sempre sull’obiettivo e impegnato. Il pugnetto dopo un bel punto lo testimonia.
Credevo, soprattutto dopo aver visto i primi game, che il successo di Alexander fosse abbastanza prevedibile. La partita è stata oltre che divertente tirata punto a punto, per niente scontata.
Lo strappo decisivo si è verificato, per me in modo inaspettato, a favore di Anderson all’undicesimo gioco del terzo set. Kevin è così andato a servire per il match. La forza del suo servizio e i fondamentali gli hanno permesso di recuperare dallo 0-30 e di vincere la partita con uno smash a rimbalzo incrociato.
Anderson-Bublik 4-6 7-63 7-5
Anderson sfiderà il vincente tra Brooksby e Thompson