Le semifinali del torneo di Umago sono quasi degli scontri generazionali. Tra Gasquet e Altmaier ci sono quasi 12 anni di differenza. Nel derby spagnolo tra Ramos Vinolas e Alcaraz 15.
Se il match fra il francese e il tedesco fosse solo un raffronto di stili e di tocchi, dove non contasse la grinta, la potenza dei colpi e la volontà, il successo del tennista di Beziers sarebbe quasi scontato.
Il primo set è stato spettacolare, gli scambi lunghi e certe volte estenuanti. Si è vista un’alternanza di break e palle break che hanno reso viva la partita.
Si è giocato molto sulla diagonale del rovescio a muovere l’avversario. Il braccio del francese si è mostrato più morbido ma il tedesco ha ribattuto ogni colpo.
Credo sia stato giusto che il tie-break abbia deciso il set. I colpi di Richard che erano carichi, lunghi e pesanti e alcuni serve & volley gli hanno permesso di vincere per 7 punti a 2.
Il secondo set si è deciso a favore del tedesco in un momento che sembrava di tregua. Sul 4-3 Altmaier con Gasquet al servizio in vantaggio 40-0, Daniel ha prima pareggiato il conto e poi, attraverso una serie di punti vinti alternativamente, ha allungato fino al break. Poco più di un minuto per il tedesco per chiudere 6-3.
Negli ultimi game si è visto il francese molto stanco e costretto a scendere a rete sempre più spesso.
Nel terzo il break del 4-2 da parte del player di Beziers è arrivato con un bellissimo lungolinea di rovescio. E’ stato meritato perché, nonostante pensassi che il francese potesse cedere di schianto, ha fatto vedere punti migliori. L’impegno di tornare in una finale dopo tre anni è encomiabile.
Ultimo atto più che meritato per Richard che da ragazzino era considerato la stella più luminosa del tennis mondiale. Gli eventi degli ultimi quindici anni hanno dimostrato che la storia del tennis ha preso direzioni diverse.
Gasquet-Altmaier 7-62 3-6 6-3
Alcaraz incontrò Ramos Vinolas la prima volta che mise piede nel circuito maggiore. Era stato invitato come wild card al torneo di Rio de Janeiro. L’incontro, lunghissimo e durissimo, giocato a febbraio dello scorso anno finì a favore del giovanissimo che dimostrò la sua tempra di combattente vincendo il primo e il terzo set entrambi al tie-break in modo netto.
Oggi il loro match ha raccontato un’altra storia. Ramos Vinolas è il solito giocatore tignoso sul rosso difficile da battere per quasi tutti.
Non per la versione attuale di Alcaraz che ha disposto del giocatore catalano in modo abbastanza netto.
Nel primo set Carlos ha concesso solo una palla break quando era già in vantaggio 3-0. Ha chiuso sul servizio a 0 all’ottavo game.
Ha mostrato non solo un gioco aggressivo con i fondamentali, ma anche un’ottima corsa, un buon posizionamento sul campo, velocità di braccio e timing, e qualche discesa a rete ben costruita che dimostra la forte voglia di migliorare.
Nel secondo il dominio del diciottenne non è stato così netto perché sono arrivati i primi errori a macchiare una prestazione fino a quel momento perfetta.
E’ stato bravo Albert a crederci, ad aspettare il primo momento di flessione dell’avversario che lo ha riportato sul 3-3 dopo tanto faticare.
E’ nei momenti delle prime difficoltà che si vede quanto un giovanissimo ha le stigmate del predestinato. Sono bastati meno di cinque minuti a Carlos per ricominciare la corsa. Quindici perché Vinolas lo stoppasse di nuovo e si portasse addirittura in vantaggio.
Ma non è bastato perché lo strappo definitivo l’ha impresso il giovanissimo al tie-break del secondo parziale.
Sarà sfida con Gasquet.
Alcaraz-Ramos Vinolas 6-2 7-63