L’anno scorso a vincere fu l’idolo di casa Cristian Garin. Quest’anno il venticinquenne cileno è in crisi di risultati e di fiducia. A giocare la finale sono il ventiquattrenne Pedro Martinez (4) e il ventunenne Sebastian Baez (7). Sarà, per chiunque vinca, il primo titolo Atp. L’unico precedente giocato l’anno scorso l’ha vinto l’argentino che personalmente vedo favorito.
Baez è sicuramente partito più sicuro anche se è lo spagnolo l’unico ad aver fatto una finale Atp. Due doppi falli, un po’ di confusione tattica e alcuni errori permettono a Baez di partire avanti. Break iniziale di Sebastian che conferma il vantaggio e due occasioni non utilizzate per fuggire via e mettere il primo set già in cassaforte. 2-1 Baez.
Martinez supera l’inizio molto critico e si rimette in carreggiata, controbrekka e si riporta in parità. Con il passare dei giochi i colpi dello spagnolo partono ed entrano con buona velocità. I game sono molto combattuti e giocati con buone accelerazioni. Diversi gli errori. 3-3.
Il colpo che secondo me può fare la differenza nel corso del match è il diritto che Baez sa giocare anche in posizione anomala molto bene. Si apre il campo e prepara i presupposti per lo schema vincente. Brekka al settimo game e conferma all’ottavo grazie anche ad un ace. Baez al nono gioco ha a disposizione un set point che non riesce a sfruttare perché gioca male una palla corta ma nel decimo vince con merito il primo set. 6-4 Baez.
Il match continua comunque a essere abbastanza equilibrato, nel senso che non c’è un giocatore che riesca a prendere il sopravvento per molti game. Non mancano comunque le palle break. Ne ha una il valenciano al secondo gioco, due l’argentino al terzo e ancora due lo spagnolo al quarto ma il punteggio rimane comunque in parità. 2-2.
Il primo break della seconda frazione arriva nel quinto game ed è a favore di Sebastian ma Martinez non ci sta. Controbrekka e riporta il set in equilibrio. 3-3.
Lo spagnolo tende a cercare la rete con maggiore insistenza. Discrete le sue volée, anche se in diverse occasioni perde la misura del colpo. Martinez si è fatto più aggressivo e prova a scambiare il meno possibile per evitare i diritti penetranti dell’argentino. Lo spagnolo gioca discrete variazioni di rovescio, non solo in slice, e anche ottime palle corte, forse il suo marchio di fabbrica. Pedro è bravo a crederci. Brekka al decimo game e porta il match al terzo set. 6-4 Martinez.
Lo spagnolo tiene il servizio all’inizio del set e per la prima volta nel corso del match si trova in vantaggio. L’argentino recupera da due palle break e si riporta in parità. Il match continua sul filo dell’equilibrio. 2-2.
Al sesto game grazie ad alcune accelerazioni il tennista spagnolo brekka. L’argentino rimane in partita perché è bravo a controbrekkare immediatamente. Non mancano gli errori di Pedro a facilitare il compito di Sebastian che nel gioco successivo riporta il match in completa parità. 4-4.
Ormai siamo in dirittura d’arrivo. Gli errori non sono più consentiti perché possono valere l’intera posta in palio. Lo spagnolo nel decimo game spinge e si conquista due match point che l’argentino annulla. Alla terza opportunità un diritto lungo di Baez regala a Pedro il primo titolo in carriera e anche la top 50. 6-4 Martinez.
Baez ha avuto la possibilità di poter chiudere il match nel secondo set quando si trovava in vantaggio di un set e di un break ma Martinez si è dimostrato più giocatore nei momenti decisivi. L’Argentina ha trovato forse l’erede di Schwartzman, di Del Potro sicuramente no.
Martinez-Baez 4-6 6-4 6-4