Ci aspettavamo il ventesimo titolo di Alexander Zverev. Invece a vincere è stato l’altro Alexander, Bublik, quello meno conosciuto, pure lui russo d’origine ma naturalizzato kazako che con il successo di oggi conquista, meritatamente, il primo titolo Atp dopo aver perso quattro finali.
Era evidente che il favorito d’obbligo fosse Zverev che era andato a Montpellier, decisione presa all’ultimo momento, dopo aver ricevuto o forse chiesto l’invito dagli organizzatori. Doveva sfogare la tanta rabbia che aveva accumulato dopo la sconfitta negli ottavi di finale dell’Australian Open per mano di Shapovalov.
La frustrazione non doveva essere poca visto come aveva trattato i malcapitati avversari nei turni precedenti. Chiedere a Mannarino e a Mikael Ymer per informazioni più dettagliate.
Alexander Bublik per arrivare in finale aveva dovuto sudare abbastanza nei suoi match ma in cuor suo credo che oggi avesse una speranza contro il suo vecchio compagno di giochi, si conoscono da quando avevano 12 anni. Lo aveva battuto in due set proprio un anno fa al primo turno del torneo di Rotterdam. Perché non sperare di riprovare il botto, oltretutto in finale?
I primi quattro game filano lisci, vince facile chi serve. Nel quinto e nel sesto gioco arrivano break e controbreak e la partita torna in perfetto equilibrio sul 3-3. Al nono gioco Sascha serve proprio male e Alexander è pronto ad approfittarne. Va a servire per il primo set, recupera da 15-40 grazie al servizio e si aggiudica così la prima frazione.
Bublik gioca come sa. E’ lui che fa e disfa, è lui che gioca i punti più spettacolari, quelli che fanno divertire il pubblico. Zverev dopo aver rischiato nel terzo game cede a 0 la battuta al quinto. Bublik vola senza concedere nulla all’avversario fino al 5-3 quando è di nuovo bravo a strappare il servizio.
Per Zverev l’occasione mancata di aggiudicarsi il ventesimo titolo Atp, per Bublik oltre al primo successo arriva anche il best ranking. Da domani sarà meritatamente n° 31.
Bublik-Zverev 6-4 6-3