Il giovane spagnolo non ancora diciannovenne vince il primo torneo 1000 in carriera.
Vittoria di Carlos Alcaraz (14) su Casper Ruud (6) alla prima finale Masters 1000 in carriera per entrambi.
Il norvegese è sicuramente partito più sicuro e centrato e ha brekkato nel secondo gioco. Carlos dopo un inizio forse un po’ titubante ha incominciato a far male. Ha controbrekkato nel fatidico settimo game alla seconda opportunità. Come era capitato per il primo break anche il secondo, all’undicesimo gioco, Ruud lo ha ceduto per un diritto troppo lungo. Nel successivo Casper ha annullato due set point ma il terzo è stato quello buono. Uno smash ha chiuso il primo set.
Alcaraz da 1-4 ha recuperato e con un parziale di 6 giochi a 1 ha vinto la prima frazione.
Nella seconda, dopo un inizio incerto, Carlos ha incominciato a sciorinare colpi sempre più potenti e sicuri. Ruud doveva forzare quasi ogni palla per fare il punto. Il norvegese scendeva sempre più a rete, quindi era costretto a giocare in una zona del campo che non è la sua. Alcaraz ha brekkato al primo e al terzo game. Casper ha continuato a sbagliare tantissimi diritti perché era preso dalla smania di chiudere.
Ruud non voleva cedere e nel quarto gioco alla sesta opportunità ha brekkato e provato a rimanere a galla. Ha vinto anche il successivo a 0. Alcaraz grazie anche a due ace ha fatto suo il sesto gioco a 0 e si è portato sul 4-2. I game finali venivano tenuti abbastanza agevolmente da chi batteva.
Quando Carlos è andato a servire per il match c’era tensione sugli spalti. Anche il player di Murcia era nervoso e Ruud non è riuscito a rispondere adeguatamente. Carlos ha chiuso con una facile volée.
Alcaraz fino alle semifinali non ha lasciato set per strada. Ha sconfitto Fucsovics, Cilic e Tsitsipas che non è riuscito a prendersi la rivincita dopo la sconfitta a Flushing Meadows. In semifinale contro il serbo ventiduenne Kecmanovic che era arrivato nei quarti di finale a Indian Wells e che sta facendo molto bene, ha vinto una partita bellissima che entrambi hanno giocato al massimo delle possibilità. Se la sono contesa punto a punto. Solo la maggiore solidità mentale al tie-break del terzo set ha permesso al giovane spagnolo di recuperare e vincere per 7 punti a 5.
Kecmanovic ha mostrato il suo grande valore battendo Auger, Korda e Fritz che lo aveva sconfitto a Indian Wells. Il serbo che è seguito da Nalbaldian, potrebbe essere una delle grandi sorprese della stagione. Ha ottimi fondamentali. Deve migliorare il gioco a rete.
Ruud ha sconfitto facilmente Laaksonen, Bublik e Norrie dal quale mi aspettavo un incontro di maggiore spessore. Importante la vittoria ottenuta contro Sascha Zverev che ha iniziato molto male la stagione. Casper ha battuto in semifinale in una partita molto brutta Francisco Cerundolo che aveva approfittato di alcune situazioni favorevoli. Opelka e Sinner contro di lui sono stati costretti al ritiro mentre Griekspoor, Monfils e Tiafoe hanno chiuso non in buone condizioni fisiche.
Musetti ha perso da Popyrin, Fognini dopo aver battuto Daniel è stato sconfitto da Kyrgios, mentre Sonego ha confermato il suo periodo negativo perdendo da Kudla. Ad oggi Alcaraz che finora in stagione ha perso solo da Berrettini all’Australian Open e da Nadal a Indian Wells sembra quasi imbattibile.
Attenzione tuttavia pensare che i suoi avversari dal prossimo torneo di Montecarlo raccoglieranno briciole o quasi. Sono troppe le variabili che entrano in gioco nel tennis per fare delle previsioni anche a breve-media durata. Le condizioni possono cambiare. Possiamo solo dire con certezza che per la concorrenza alla pool position si è aggiunta una new entry, sicuramente speciale. Le carte si mischieranno di nuovo e non credo che i migliori, speriamo anche i nostri, staranno a guardare. Un elemento a oggi lo differenzia sicuramente dagli altri. Alcaraz ha un gruppo di lavoro formidabile a iniziare da Ferrero che lo potrà far crescere ancora senza stress suppletivo. Gli altri competitor da questo punto di vista, chi più chi meno, latitano. Potrebbe essere questa la variabile capace di fare la differenza. Non è da sottovalutare. Credo sia necessario, per chi vorrà giocare alla pari con lui, farlo anche fuori dal campo. Altrimenti il confronto potrebbe sì un giorno diventare impari.