Il punteggio di 6-1 6-4 con il quale Casper Ruud ha battuto Lorenzo Sonego non lascia dubbi su chi ha giocato meglio, su chi ha meritato la vittoria. Tuttavia il piemontese non mi è dispiaciuto affatto perché, in particolare nel secondo set, ha giocato quasi alla pari.
Intanto bisogna dare i giusti meriti all’avversario che ha giocato, soprattutto nel primo set, con una intensità negli scambi da fondo che almeno sul cemento non gli conoscevo. La prima frazione è volata via molto velocemente. Il break subito al terzo game ha reso la partita in salita, ha costretto il piemontese a cercare punti anche in situazioni difficili contro un avversario che non concedeva nulla.
Nel secondo set, anche se il break è arrivato sempre all’inizio, l’andamento è stato ben diverso perché all’ottavo gioco Sonego ha avuto due occasioni che avrebbero potuto riaprire il match.
Nonostante la sconfitta non si possono non vedere i cambiamenti che Sonego sta cercando di portare al suo gioco: è avanzata la posizione in campo, il rovescio è sempre meno difensivo e appena può libera il braccio per cercare il diritto vincente veloce e aggressivo.
Non ha funzionato il servizio come avrebbe dovuto. Troppi pochi gli ace e i vincenti e una seconda palla deficitaria. Per contro il norvegese proprio in questo fondamentale è salito in modo esponenziale.
Sonego incomincia ad adattarsi ai campi in cemento e sta diventando un giocatore universale. Affronta le tappe di crescita ben sapendo che questa, anche se continua, non può essere veloce e soprattutto deve passare necessariamente anche attraverso sconfitte che magari giungono inaspettate.
Non rientra ovviamente in questa categoria la battuta d’arresto con Ruud che negli ultimi mesi, a fari quasi spenti, sta conquistando punti e fiducia per un finale di stagione che lo potrebbe vedere protagonista alle Atp Finals di Torino. Personalmente credo che ci sarà e non sarà una presenza qualunque.
Lorenzo è ormai vicinissimo alla top 20. Quasi nessuno ci avrebbe scommesso anche solo quindici mesi fa.
Ruud-Sonego 6-1 6-4
Ruud in semifinale incontrerà Dimitrov che, quando in Italia era ormai mattina, ha battuto Karatsev che a inizio anno pensavamo fosse la nuova stella polare del nostro sport. E’ stato un match caratterizzato da set simili nel loro andamento.
Ha vinto l’esperienza e il talento del più forte che ha così vendicato, per quanto possa valere, la sconfitta che aveva subito ai quarti di finale dell’Australian Open di quest’anno dove a onor del vero Dimitrov si era presentato in cattive condizioni fisiche.
Dimitrov-Karatsev 6-1 1-6 6-2