L’ultimo statunitense a raggiungere la semifinale dell’Australian Open fu Roddick nel 2009. Il venticinquenne Tommy Paul che ha battuto il ventenne connazionale Ben Shelton in oltre tre ore di partita ha eguagliato la prestazione del player del Nebraska. In tempi di magra del tennis stelle e strisce è già un’impresa di cui andare fiero.
Nel primo set i player servono molto bene e non si vedono effettive possibilità per strappare il servizio all’avversario. Paul tesse una fitta rete di scambi quando non è il servizio o i primissimi colpi a decidere mentre Shelton prova improvvise accelerazioni che gli portano i punti più spettacolari, quelli che strappano maggiori applausi, ma anche un maggior numero di gratuiti.
Si arriva così al tie-break che è molto equilibrato come è stata la prima frazione. A decidere sul 6-6 sono due errori di rovescio di Shelton. Dopo 56 minuti il primo set è di Paul. 7-66 Paul.
Nel secondo set si incominciano a vedere palle break, gli scambi si allungano, le opportunità di strappare non mancano. Nel quarto gioco Tommy non riesce a sfruttare un’opportunità per togliere la battuta a Ben ma è nel sesto che strappa il servizio in seguito ad un diritto impreciso di Shelton e vola sul 4-2 e quindi chiude nel nono. Il suo è un gioco che non concede molto allo spettacolo ma è solido e nel quale spreca pochissimo. 6-3 Paul.
E’ sempre Paul, nonostante il gran servizio di Shelton e le sue improvvise accelerazioni, a tenere in mano la partita. Nel settimo game arriva il break che ha il sapore della vittoria. Tommy tuttavia si fa riprendere dal 30-0 e con un doppio fallo e un errore di diritto la frazione torna in equilibrio. 4-4. Paul ritorna vicinissimo al traguardo nel nono gioco quando ha ancora opportunità per strappare il servizio con folate di vento improvvise che galvanizzano il pubblico. Non solo Shelton recupera e si riporta in parità ma nel dodicesimo gioco, ad un passo dal tie-break, il player di Atlanta recupera dal 30-0 e con alcuni dei punti più belli del match strappa il servizio e si rimette in gioco abbastanza improvvisamente. 7-5 Shelton.
Nella quarta frazione esce in modo evidente la maggiore solidità del venticinquenne del New Jersey che brekka immediatamente approfittando di alcuni errori di un avversario troppo discontinuo per essere veramente pericoloso. Ormai Tommy ha le chiavi della partita in mano, controlla abbastanza tranquillamente la situazione e chiude meritatamente al decimo game senza rischiare nulla. 6-4 Paul.
Per Paul arriva la prima semifinale in uno Slam. Non credo proprio che immaginasse questo risultato all’inizio del torneo visto che in un Major non era mai andato oltre gli ottavi di finale. E’ successo a Wimbledon 2022.
Shelton ha un potenziale molto alto perché il servizio, fondamentale nel gioco di oggi, e i colpi da fondo sono di prim’ordine ma deve riuscire a saper controllare e leggere meglio le fasi del match perché prende troppi rischi anche quando non è necessario. Chiaramente risentiremo a breve parlare di lui. Quanto potrà essere prestigiosa la sua carriera è ancora tuttavia presto per dirlo.
Paul-Shelton 7-66 6-3 5-7 6-4