Rafael Nadal è tornato in una finale Slam alla prima occasione, dopo la lunga sosta, battendo Matteo Berrettini in quattro set. Ha dominato tatticamente, giocando molto aggressivo, i primi due set. E’ stato bravo il nostro giocatore a rimanere in partita e ad aspettare nel terzo un momento di buio del maiorchino. Nella quarta frazione il match si è fatto sostanzialmente equilibrato. All’ottavo gioco un paio di errori di troppo sono costati a Matteo set e partita.
Primo game, al servizio Nadal, di studio. Si vedono i primi slice di rovescio e alcuni diritti di Matteo che sa che non deve allungare gli scambi. Rafa insiste sul rovescio di Berrettini. E’ subito break. L’azzurro non riesce a trovare soluzioni giocando sulla sua sinistra sia in risposta che nello scambio. Troppi gli errori di rovescio che non è né preciso né veloce.
In meno di quindici minuti Rafa è già sul 3-0, ma con un solo break da recuperare. Nadal risponde da vicino. Toglie il tempo al romano che comunque con un paio di ace si toglie dai guai che gli possono venire da scambi lunghi. Matteo è ancora pesante, contratto, commette troppi gli errori. Dopo aver perso il game d’apertura al servizio, ha iniziato a servire meglio, più sciolto.
Rafa cerca sempre il rovescio di Matteo che non riesce a giocare schemi che lo mettano in condizione di spingere maggiormente di diritto. Le rotazioni di diritto dello spagnolo sono sempre difficili da controllare.
Il maiorchino, anche in risposta, è sempre aggressivo, toglie campo e spazio a Berrettini che finisce asfissiato dai colpi. Rafa è sicuro al servizio, molto spesso in slice. Ed è con questa sicurezza che vince senza rischi il primo set. tatticamente perfetta la partita giocata dal player di Manacor. 6-3 Nadal.
Nel secondo set Berrettini incomincia male. Subito fuori misura con il diritto. Rafa è sempre mobilissimo. La sua palla è profonda e centrale e nel proseguo dello scambio trova gli angoli irraggiungibili per l’allievo di Santopadre. Nadal mette immediatamente la testa avanti.
Rafa continua a giocare sulla linea di fondo. Matteo dovrebbe provare accelerazioni lungolinea di rovescio per uscire dagli schemi dell’avversario, ma questo colpo non è proprio nelle sue corde. Con il rovescio l’azzurro strappa troppo, non riesce a trovare i tempi di esecuzione neanche quando serve. E’ doppio break. Partita che si sta facendo sempre più complicata per l’italiano che non trova alternative tattiche.
Matteo purtroppo sta giocando piuttosto male anche quando serve. Non riesce a incidere sugli scambi. Sapendo che deve rischiare, trovandosi sotto stress il romano sbaglia palle che in condizioni normali sarebbero punti. Nel quarto game Nadal recupera dallo 0-30 anche con un servizio vincente e con un palleggio che sposta continuamente Berrettini in ogni angolo del campo. Quando gli scambi si allungano non c’è alternativa al punto quasi certo per lo spagnolo.
A Matteo mancano anche i serve & volley. Nadal non gli dà il tempo e il modo per provare ad effettuarli con relativa sicurezza. La strategia offensiva di Rafa finora ha disinnescato completamente il gioco potente e aggressivo dell’italiano, il suo diritto non esce dalle corde come al solito. Non bastano gli ace, che non sono comunque tanti, per rimettersi in partita. Con una grande seconda al corpo Rafa chiude all’ottavo gioco il secondo set. 6-2 Nadal.
La partita per Berrettini sta scivolando. Deve migliorare il rendimento al servizio e provare ad essere più aggressivo con il diritto. Bisogna vedere se l’avversario gli darà questa opportunità. Il feeling di Nadal è straordinario, sente perfettamente la palla. Nel terzo set la posizione del maiorchino è leggermente indietreggiata. Questo potrebbe offrire a Matteo qualche opportunità di più perché avrebbe più tempo a tirare i suoi colpi migliori.
Nel terzo set perlomeno Matteo non si è fatto immediatamente strappare il servizio dall’avversario. Questo gli permette di giocare con meno pressione e più libero con il braccio. L’azzurro finora non ha avuto nessuna possibilità di brekkare. Il match comunque non sembra molto cambiato tatticamente. E’ sempre il maiorchino a dettare i tempi di gioco e gli schemi.
Con il punteggio in perfetto equilibrio, 3-3, Matteo deve rimanere in partita e sperare in un calo psicofisico dell’avversario. Il settimo game è vinto a 0 dal romano. Arrivano tre palle break, le prime del match, per Berrettini che chiude con un diritto lungolinea straripante. Matteo servendo ottime prime chiude senza concedere punti al servizio. 6-3 Berrettini.
Nadal anche con Khachanov e soprattutto con Shapovalov aveva avuto una pausa. Bisognerà vedere quanto sarà lunga e se Matteo riuscirà a ricucire completamente la tela. Berrettini colpisce più sicuro anche se Nadal non si fa sorprendere all’inizio game del quarto set. Nadal palleggia più corto e Matteo approfitta per giocare sul suo servizio in sicurezza.
Matteo sembra avere più energie, colpisce meglio la palla, è più sicuro con il diritto. Ha più tempo per giocare il suo tennis, accelera maggiormente. La partita non ha cambiato volto, ma sicuramente è cambiata rispetto ai primi due set. Berrettini per provare ad allungare il match deve crearsi ancora delle occasioni. Ora è Nadal che deve abbreviare lo scambio. Il maiorchino prova a gestire al meglio le energie residue. Sul punteggio di perfetta parità, 3-3, il set è completamente aperto.
In questa frazione Nadal concede qualche punto di più al servizio, mentre Matteo vince i suoi giochi a 0. Ha acquisito sicurezza. Deve fare comunque massima attenzione perché bastano due palle sbagliate per ritrovarsi di nuovo in difficoltà e purtroppo gli errori arrivano insieme a qualche punto straordinario di Nadal.
Alla seconda opportunità dell’ottavo gioco il player di Manacor brekka in seguito ad un errore di Berrettini il cui diritto finisce sul nastro. E’ il momento decisivo. Il maiorchino non lascia più alcuna opportunità all’avversario di rientrare nel match e chiude al nono gioco in seguito ad un errore di scambio di Matteo in un palleggio lungo e faticoso. 6-3 Nadal.
Nadal torna dopo cinque mesi alle competizioni ufficiali e torna immediatamente in finale Slam alla prima opportunità. Questo non significa solo cuore, sacrificio e volontà ma soprattutto talento di un campione quasi unico nella storia del nostro sport, indipendentemente da quale sarà l’esito della finale.
Nadal-Berrettini 6-3 6-2 3-6 6-3