Incontro non proprio scontato, visti i precedenti, quello che aspetta Jannik Sinner (15) contro l’ungherese Marton Fucsovics. Si sono incontrati due volte in tornei Slam, Melbourne 2020 e Wimbledon 2021, in entrambe le volte ha vinto l’ungherese. L’unico successo di Jannik risale all’Atp di Sofia del 2020.
In questo torneo Jannik ha passeggiato sia con Edmund che con Etcheverry, mentre Fucsovics ha dovuto lottare con Coria fino al quinto set ma anche con Harris che aveva sconfitto al primo turno Musetti. E’ così saltato il possibile derby al terzo turno tra i nostri due migliori giovani. Avranno tempo e modo per incontrarsi.
L’altoatesino inizia con qualche errore di troppo, doppio fallo e di diritto, che permettono a Marton di brekkare immediatamente. L’ungherese ha alcune occasioni per confermare il vantaggio, una abbastanza clamorosa a rete, ma Jannik si dimostra capace di reagire immediatamente. Controbrekka con buoni punti in spinta e si porta in parità.1-1.
Nel terzo game, abbastanza lungo, Jannik commette diversi errori con diritti fuorimisura. Il player nato a Nyíregyháza alterna colpi piatti ad altri in slice nei quali il ragazzo della Val Pusteria si fa trovare spesso impreparato. Nel gioco successivo Fucsovics tiene abbastanza agevolmente. 2-2.
Jannik continua a non trovare la misura del diritto che finisce troppo spesso in rete o lungo. Il quinto game non è da mostrare agli allievi di una scuola tennis. Finora troppe poche prime messe in campo da Sinner che cede a 0. Fucsovics muove bene lo scambio ma l’azzurro non è ancora entrato veramente in partita. 4-2 Fucsovics.
Nei game successivi chi è al servizio tiene facilmente senza correre rischi. Non si vedono ulteriori palle break e il primo set si chiude in modo abbastanza mesto per Jannik che non riesce nemmeno a sfruttare un provvisorio 15-30 nel decimo gioco. L’ungherese chiude grazie al servizio e con una facile volée. 6-4 Fucsovics.
Primo set sotto tono per Jannik che deve assolutamente alzare il rendimento e commettere soprattutto meno errori se non vuole compromettere il match.
Jannik vince facilmente il game d’apertura ma si fa recuperare da 0-30 nel secondo. Aggressivo Fucsovics che si riporta in parità. 1-1. L’azzurro torna a sbagliare con il diritto. E’ lento e scarico nei movimenti e nelle esecuzioni. Un gran diritto in contropiede permette all’ungherese di brekkare per la prima volta anche nella seconda frazione. 2-1 Fucsovics.
La situazione per Jannik incomincia a complicarsi anche perché Marton sembra disposto a concedere poco da fondo campo. Sta anche servendo con efficacia. Mantiene il vantaggio. 3-1. L’altoatesino commette il terzo doppio fallo. 0-30. Quattro punti consecutivi giocati in modo aggressivo e con coraggio, l’ultimo è un bel passante, gli permettono di rimanere in scia. Tutto da rifare in questo secondo set per Marton perché subisce il controbreak. Sul 30-30 due errori di rovescio del magiaro danno a Jannik il 3-3.
Il settimo e l’ottavo gioco sono interlocutori ai fini del punteggio. Non lo è il nono dove Jannik torna a commettere una serie di errori da fondo sia con il diritto che con il rovescio che permettono all’avversario di brekkare di nuovo, stavolta a 0. Marton gioca un gran bel rovescio a una mano per passare Sinner che negli ultimi due game ha mostrato di non essere in giornata. 6-4 Fucsovics.
Il bello degli Slam è che le partite sono lunghe e possono permettere recuperi o appannamenti impensabili. Ormai Jannik è vicino alla sconfitta e quindi speriamo che ritrovi prima di tutto in se stesso le motivazioni per reagire. Peggio di così non può giocare.
Ancora un rovescio di Sinner che finisce in rete consente all’ungherese di avere una palla break che viene cancellata da una buona prima di servizio. Con una volée e un diritto in rete di Marton, Sinner inizia il terzo set senza dover rincorrere. L’ungherese concede per la prima volta qualcosa. Un passante di diritto lungolinea abbastanza semplice ma giocato di precisione permette a Jannik di brekkare. 2-0 Sinner.
Un errore di rovescio molto banale dà a Fucsovics la possibilità di controbrekkare. Jannik cancella con un diritto lungolinea molto veloce e chiude anche perché l’ungherese sembra aver perso un po’ di spinta propulsiva. Diversi gli errori di Marton che nei primi due set non commetteva. Sinner non è ancora preciso, non sta ancora giocando il tennis che gli conosciamo ma il suo rendimento sembra salire. Uno slice di rovescio da fondo dell’ungherese dà all’altoatesino il secondo break del set. 4-0.
Jannik vince a 0 il quinto game. Il suo braccio è più sciolto, trova più facilmente soluzioni vincenti. Nel sesto gioco Fucsovics muove il punteggio ma è nel settimo, lunghissimo, avvincente e con diverse opportunità per Marton, che Sinner torna a sperare di rimettersi in gioco. Lo chiude con un passante di rovescio. 6-1 Sinner.
A dir la verità il punteggio di 6-1 a favore dell’azzurro è un po’ bugiardo perché Sinner ha dovuto sudare abbastanza. Ha dato segni di ripresa. Fucsovics è sicuramente calato.
Marton sembra aver ritrovato le energie che aveva in parte perso nella terza frazione. Vince a 0 il game di battuta e strappa il servizio grazie ad un colpo baciato dalla fortuna e un rovescio lungolinea che finisce sul nastro. 2-0 Fucsovics.
La reazione di Jannik tuttavia non si fa attendere. In seguito anche ad alcuni errori, l’ungherese restituisce il break. Nelle costruzioni d’attacco dopo il servizio l’azzurro è aggressivo. L’ace lo riporta sul 2-2.
Nel quinto gioco un diritto incrociato che taglia il campo dà a Sinner il break che lo porta in vantaggio. I suoi colpi partono più fluidi, sente sicuramente meglio la palla. Marton ha utilizzato molte energie e incomincia a sentirne il peso. E’ più rigido nei movimenti e ha indietreggiato la posizione nel campo con Jannik che da fondo incomincia a imporre la legge del suo gioco sempre in spinta. 4-2.
La partita sembra cambiare volto. Tutto quello che all’ungherese riusciva nei primi due set ora è diventato quasi impossibile. Intanto l’allievo di Vagnozzi brekka di nuovo, stavolta a 0, e con un ottavo game giocato in sicurezza chiude il set. 6-2 Sinner.
Jannik ha vinto gli ultimi sei game recuperando dallo 0-2. Anche se i player sono in parità è chiaro che il favorito in questo momento per la vittoria è l’azzurro che ha molte più energie psicofisiche e sicurezza tecnica.
L’ungherese sembra che punto dopo punto stia uscendo dal match. Perde a 0 il game d’apertura. E’ subito break per l’altoatesino che conferma 2-0. La distanza tra i due sembra incolmabile. A Marton non bastano un paio di ace per vincere il terzo game. Secondo break di Jannik che chiude il terzo gioco in seguito ad uno slice lungo dell’avversario. 3-0.
Fucsovics prova una reazione portandosi sullo 0-30 ma con quattro punti consecutivi giocati in spinta a partire dal servizio Sinner sale sul 4-0. Mi sembra che il magiaro non ci creda più. Gli mancano le energie per contrastare Jannik che ormai, passata la grande paura, è sempre più aggressivo. Anche il quinto game è suo. Terzo break ottenuto con un lungolinea di rovescio precisissimo che lascia fermo Marton. Jannik chiude agevolmente al servizio e senza più concedere nulla. 6-0 Sinner.
Jannik vince una partita dai due volti, il primo da dimenticare o meglio da analizzare per capire come mai ha giocato così male. E’ comunque la prima volta che recupera due set, buon segno di resistenza fisica e mentale. Domenica negli ottavi incontrerà Tsitsipas (3). L’anno scorso nei quarti ci perse in modo netto. Se vuole vincere deve giocare molto meglio di come ha fatto oggi.
Sinner-Fucsovics 4-6 4-6 6-1 6-2 6-0