Nell’analizzare il sorteggio delle Atp Finals 2022 il primo elemento che balza immediatamente agli occhi è la distanza abbastanza evidente in termini qualitativi tra i due gironi. Nel Gruppo Verde si fronteggeranno Nadal (1), Ruud (3), Auger (5) e Fritz (8) mentre in quello Rosso saranno presenti Tsitsipas (2), Medvedev (4), Rublev (6) e Djokovic (7).
Un primo breve appunto lo faccio sui due assenti che avrebbero catalizzato l’interesse del pubblico. Manca Alcaraz per lo strappo addominale, mentre il danese Rune, capace di un finale di stagione straordinario, è solamente la prima riserva.
Sono i due enfant prodige che hanno rovesciato il tavolo in questo 2022. Carlos lo ha fatto nella prima parte di stagione e a Flushing Meadows, mentre Holger ha giocato benissimo negli ultimi due mesi. Anche se gli exploit non sono perfettamente confrontabili appare evidente che la differenza non è enorme, forse meno di quanto dica la classifica.
Manca Zverev che vinse l’anno scorso su Medvedev in due set. Sascha tornerà in Australia. Non gioca dal 3 giugno quando si fece male in semifinale al Roland Garros contro Nadal con il quale stava giocando un ottimo match.
Nel Gruppo Rosso ci sono tre vincitori delle Atp Finals. Tsitsipas ha vinto nel 2019. Viene da una stagione nella quale ha giocato molto, vinto abbastanza ma non ha convinto completamente. Gli è mancato l’acuto, ad esempio un successo Slam. Ha solo bissato la vittoria di Montecarlo.
Medvedev ha sconfitto Thiem nel 2020 in una bellissima finale. Quest’anno è sceso in classifica perdendo anche la prima posizione mondiale e pur mantenendosi su alti livelli non ha mai fatto l’acuto. Il suo più grande rimpianto è sicuramente la sconfitta in finale all’Australian Open contro Nadal con il quale era in vantaggio di due set.
Djokovic ha cinque successi, quattro consecutivi. L’ultimo nel 2015. Nole, per vicende note che non mi sembra il caso di ricordare, ha giocato poco. I successi non sono comunque mancati, primo fra tutti Wimbledon. E’ sicuramente il player con maggiori risorse psicofisiche da spendere, forse il favorito. Immagino che l’impegno per tornare a vincere questo torneo d’elite dopo sette anni sarà altissimo.
Rublev, salvo clamorose sorprese, non mi sembra in grado di arrivare in semifinale. La sua impresa l’ha già compiuta, difficile chiedergliene un’altra.
Il Gruppo Verde dovrebbe avere come favorito Nadal. Diverse comunque le incognite. Bisognerà vedere in che condizioni fisiche arriverà il neo papà. A Parigi-Bercy non è apparso in forma, le sue palle erano lente e corte. L’impegno che ci metterà a Torino sarà ben diverso. Ricordiamo che non ha mai vinto il Masters, motivazione in più per fare bene.
Ruud che l’anno scorso arrivò in semifinale, e che quest’anno ha fatto due finali Slam, dopo gli US Open sembra aver staccato la spina.
Fritz ha giocato la sua migliore stagione, quella della maturità. Se fosse presente Alcaraz sarebbe la prima riserva. Ha una buona attitudine per la superficie anche se è un player abbastanza discontinuo ed emotivo. Potremmo aspettarci qualche buona sorpresa.
Auger è il player che nell’ultima parte di stagione, insieme a Rune, ha fatto meglio. Per lui è una prova d’esame importante, quasi una tesi di laurea. Potrebbe anche arrivare fino in fondo – almeno finale – ma deve dimostrare che il salto di qualità l’ha compiuto anche quando gioca con i migliori e nei tornei che fanno la storia.
Gruppo Rosso:
Stefanos Tsitsipas
Daniil Medvedev
Andrej Rublev
Novak Djokovic
Gruppo Verde:
Rafael Nadal
Casper Ruud
Felix Auger Aliassime
Taylor Fritz