Questa mattina si sono affrontati al Melbourne Park i vincitori delle due ultime edizioni delle Atp Finals. Tra Tsitsipas, player dal gioco bellissimo da vedere ma non sempre efficace, e Medvedev tennista celebrale e umorale, ha vinto quello ha raggiunto un maggior livello di consapevolezza e autodeterminazione, che da quando ha smussato gli angoli del suo carattere difficile, facendo pace col pubblico e avversari, sta ottenendo una lunghissima striscia di vittorie.
Daniil non perde dal 30 ottobre del 2020 quando fu sconfitto da Anderson ai quarti di finale del torneo di Vienna. Il successo con Stefanos è il ventesimo di fila e in questa lunghissima serie ci sono dentro proprio tutti i migliori.
Anche oggi il russo non ha mai rischiato neanche quando nel terzo set è sembrato per qualche minuto che Tsitsipas potesse ripetere la grande rimonta fatta con Nadal due giorni fa. L’illusione per il greco è durata il tempo di recuperare un break. Daniil è tornato a muovere l’avversario con diritti e rovesci giocati d’anticipo, la sua dote migliore, con angolazioni, rotazioni e profondità che non davano il tempo a Stefanos di attaccare.
Quando nel 2017 Daniil venne a giocare a Milano le Next Gen era un brutto anatroccolo quasi inguardabile. Oggi è diventato un cigno non ancora bellissimo da vedere ma difficilissimo da battere.