E’ risaputo che nel tennis, ma non solo, i ricordi positivi recenti sono molto importanti. Da questo punto di vista la vittoria di Sascha Zverev su Novak Djokovic alle Olimpiadi di Tokyo rappresenta per il tedesco un aspetto da non trascurare ma ovviamente da valutare con moderazione. Sono diverse le condizioni climatiche, le motivazioni per il serbo e l’incontro era al limite dei tre set. Sappiamo tutti che quando gioca 3 su 5 Nole riesce ad ottenere il meglio da sé.
E’ l’undicesima volta che s’incontrano. Sascha ha vinto tre volte. La partita per lui sarà molto difficile, ma credo che si vedranno scambi di grande tennis.
Primo set. Gli scambi dei primi game si giocano soprattutto sulla diagonale del rovescio. Entrambi tengono agevolmente i propri servizi anche se non mancano pregevoli conclusioni. Nole è anche andato a rete. Non si è ancora vista una situazione ai vantaggi. 3-3.
Sembra che Nole non voglia far scambiare molto Sascha e tenti di accelerare i tempi e di concludere nel giro di pochi scambi. Zverev appena può prova ad aggredire eventuali palle molli che gli arrivano. Nole utilizza la palla corta per sorprendere l’avversario. La prima palla break del match è per il tedesco dopo uno scambio spettacolare annullata da un servizio vincente. 4-3 Djokovic. Il tennis è molto intenso e di alta qualità. Djokovic offre palle tutte diverse ma il tedesco sembra in gran forma e tiene le variazioni di gioco. 4-4. Il primo doppio fallo di Nole regala a Sascha il break. 5-4 Zverev. Ottime prime portano al tedesco di Amburgo il primo set. 6-4.
Zverev dopo aver giocato molto bene il primo game del secondo set senza tuttavia ottenere palle break commette troppi errori gratuiti anche con il suo colpo migliore e viene brekkato. 2-0 Djokovic. Sascha diventa impreciso e sbaglia colpi in lunghezza. E’ bastato che il tedesco perdesse la concentrazione per qualche minuto che Nole ne ha subito approfittato. 3-0.
Sascha tiene il servizio a 15. 3-1. A differenza del match contro Berrettini in questo set, nonostante il vantaggio, per adesso Nole non ha ancora trovato la misura perfetta dei suoi colpi, non sembra ancora molto centrato, è più in difficoltà. Nonostante il suo tennis non sia ancora fluido come potrebbe Sascha è calato rispetto al primo set. Commette più errori da fondo, il diritto è impreciso, la manovra meno incisiva. 5-2 Djokovic. In questo momento il tedesco è costretto a colpire la palla quasi sempre in corsa, spesso in ritardo e queste circostanze gli fanno perdere il controllo dei colpi. Sascha perde di nuovo il servizio. 6-2.
E’ interessante capire quale sarà la reazione del tedesco. Quella dei suoi avversari precedenti che hanno lasciato andare il match o sarà in grado di tornare ai livelli del primo set? Nel primo game del terzo set Nole cancella una palla break e mette la testa avanti. 1-0 Djokovic. Il giocatore di Amburgo ha ricominciato il set colpendo meglio la palla di come faceva alla fine del precedente, ma Nole è sempre molto reattivo. Spesso scende a rete, i servizi sono abbastanza sicuri. 2-1. Sascha tiene a 0 il servizio. 2-2. Scambi in questo momento molto rapidi. Il tedesco ha ancora due palle break che non riesce a sfruttare grazie a servizi e diritti precisi. Nole è stato lucido ed essenziale. 3-2. Game a 0 per il tedesco. 3-3.
Ognuno mantiene il proprio servizio con autorevolezza. 4-4. Il tedesco sembra abbastanza nervoso in questa fase della partita nella quale non riesce a essere preciso e pericoloso. Forse sta anche riflettendo sulle palle break non sfruttate. 5-4 Djokovic. Scambi prolungati che portano Nole sullo 0-30. 0-40. Scambio spettacolare da 53 colpi che serve a Zverev per salvare la seconda palla break. Altro scambio estenuante che regala al serbo il terzo set. 6-4.
Mentre nel primo e nel secondo set gli scambi erano abbastanza corti e Nole cercava spesso la rete, in particolare nel finale del terzo c’è stato un braccio di ferro con punti molto lunghi ed estenuanti che hanno permesso a Nole di portarsi in vantaggio. Bisogna ora vedere quante risorse psicofisiche rimangono a Zverev per rimediare ad un match che sta andando nella direzione del suo avversario.
Il tedesco ha ripreso il quarto set giocando forse meglio del serbo. E’ deciso a continuare a lottare, sembra crederci ancora. Il player di Amburgo gioca un game quasi perfetto in risposta. Nole sembra più stanco, il tedesco è vitalissimo. Break Zverev alla seconda opportunità. Lungolinea perfetto. 2-1 Zverev. Sascha scambia ora in modo profondo e aggressivo. Ha pochissimi cedimenti da fondo anche di diritto. Anche le prime sono robuste. 3-1.
Zverev serve violento e chiude di diritto. In questo modo si crea la seconda opportunità per il 4-2 che concretizza. Sascha con un game da manuale si porta sul 5-3, quindi molto vicino al quinto set. Il serbo lotta e tiene la battuta. 5-4. La possibilità per il tedesco di vincere il set dipenderà dall’efficacia del suo servizio. Gran diritto a chiudere. 40-15. Non passa la risposta al servizio. 6-4. Si va al quinto.
Zverev inizia molto teso il quinto set. Il suo più che un calo energetico e fisico sembra nervosismo e consapevolezza mal celata di essere vicino ad una grande impresa perché nei primi quattro set ha giocato, pur con alti e bassi, alla pari con il n°1 del mondo. 3-0 Djokovic.
Nole riprende tutto, gioca perfette manovre in difesa. Zverev va in confusione mentale e fa errori che in condizioni normali non commetterebbe. Secondo break. 4-0. Game a 0. 5-0 in 22 minuti. Zverev tiene abbastanza facilmente il proprio servizio ma il match sembra impossibile da rimettere in carreggiata. 5-1. Il tedesco comunque non si arrende e alla quinta opportunità brekka. 5-2. Dimostra caparbietà e volontà di crederci ancora anche se la strada è molto lunga e piena di ostacoli. Gran diritto in corsa del serbo che sul 30-40 gioca il primo match point. Con l’ultima accelerazione il serbo brekka e chiude il set. 6-2.
Zverev ha dimostrato che i suoi miglioramenti negli ultimi mesi sono tangibili, molto evidenti da tutti i punti di vista. Faceva bene Djokovic a temerlo.
Il serbo si trova ad un passo dal Grande Slam che fu di Budge nel 1938 e di Laver nel 1962 e ’69. Domani la finale contro Medvedev ci dirà se sarà in grado di eguagliarli.
Djokovic-Zverev 4-6 6-2 6-4 4-6 6-2